Bond torna da Fiuggi con un mandato: preparare il voto

Bond torna da Fiuggi con un mandato: preparare il voto
IL PUNTO DI VISTABELLUNO Nessuna caccia a nuovi tesserati, mettendo la bandiera di partito un po' da parte. Per puntare, invece, ad «una adesione non ufficiale a Forza Italia, ma...

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IL PUNTO DI VISTA
BELLUNO Nessuna caccia a nuovi tesserati, mettendo la bandiera di partito un po' da parte. Per puntare, invece, ad «una adesione non ufficiale a Forza Italia, ma che sia scelta di campo, di centro destra, con il fine di attirare, quindi, la parte civica non populista». Da Fiuggi, con la standing ovation per Berlusconi, alla realtà bellunese. Dario Bond, dal 1994 in Forza Italia e dal 2017 coordinatore provinciale, torna con sguardo lungo: «L'appuntamento forte è per il 2019, con più di 40 Comuni che vanno al rinnovo. Ora, oltre agli incontri con il coordinamento provinciale, organizzerò riunioni Comune per Comune».

FORZA ITALIA E LEGA
Certo Forza Italia non se la passa bene: «Non si tratta di crisi di identità e di valori, ma del fatto che la Lega, in crescita, ha una leadership egemonica nel dibattito politico. Per questo il percorso è duro: il competitor è fortissimo». Ovvio che il riferimento va a Matteo Salvini. In realtà Dario Bond sottolinea i punti di contatto più che le divisioni: «Da parte mia c'è amicizia e disponibilità totale con gli esponenti leghisti che sono al governo. Bond snocciola qualche nome. Buttando là un obiettivo e una speranza: Intrecciare con la Lega, a livello di governo regionale, una proficua collaborazione su temi locali e regionali».
REDDITO DI CITTADINANZA

Il deputato di Forza Italia boccia i vincoli proposti dal Governo per l'erogazione del reddito di cittadinanza:Se reddito di cittadinanza deve essere, allora che venga assegnato agli italiani. Le misure che si vogliono adottare creano sperequazioni a favore degli stranieri. Per Bond a valutare se una persona ha o non ha diritto a questo tipo di sostegno non può essere solo una dichiarazione Isee o la proprietà di una casa: «Così si penalizzano i cittadini italiani che magari la casa la hanno ottenuta in eredità dopo anni di lavoro dei propri genitori e dei propri nonni o che cercano di sopravvivere facendo qualche lavoretto, mentre si avvantaggiano i cittadini stranieri che raramente sono anche proprietari di immobili». Il parlamentare feltrino invita il Governo a rivedere questi parametri e «a difendere i veri italiani». Bond, insomma, è convinto che il reddito di cittadinanza non sia una soluzione valida: «E ho dei dubbi pure sulla sua sostenibilità economica conclude - servono, invece, investimenti che rilancino il lavoro, specialmente nel cmapo dell'edilizia, e l'occupazione. Serve sburocratizzare, oltre ad unapolitica che crei reddito da lavoro e non assistenzialismo».
Daniela De Donà
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Il Gazzettino