Bilancio in attivo dell'Asfo scintille tra sindacati e direttore

Bilancio in attivo dell'Asfo scintille tra sindacati e direttore
LA POLEMICAPORDENONE «Leggiamo con stupore e con un certo sconcerto, la decisione dell'Azienda Sanitaria del Friuli Occidentale, che non solo chiude con un utile di quasi 10...

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LA POLEMICA
PORDENONE «Leggiamo con stupore e con un certo sconcerto, la decisione dell'Azienda Sanitaria del Friuli Occidentale, che non solo chiude con un utile di quasi 10 milioni di euro, nell'anno della più grave emergenza sanitaria del secolo, ma decide pure di destinare queste risorse al ripiano del bilancio regionale. Ci spieghiamo così le mancate conferme dei lavoratori a termine in piena emergenza sanitaria, l'aumento delle liste di attesa dei cittadini su molti dei servizi della Sanità territoriale, i turni e gli straordinari del personale per fronteggiare la crisi, le ferie saltate, la mancanza cronica di oltre 190 persone in organico, fra medici ed infermieri, che da tempo i sindacati della Sanità denunciano». A puntare il dito è la Cgil. Che va avanti. «Anziché destinare immediatamente l'utile di bilancio al rafforzamento degli organici, alle criticità dei servizi sanitari o agli investimenti necessari, viene annunciato che andrà a ripianare il bilancio regionale. Abbiamo da tempo la certezza che a dirigere la sanità della nostra provincia ci siano dei contabili e che sia praticamente impossibile discutere degli investimenti urgenti per rafforzare la nostra sanità e che sia impossibile farlo con simili interlocutori. La domanda che ci poniamo dunque è sempre la stessa di un anno fa: le forze politiche, le istituzioni della nostra provincia, le amministrazioni comunali non hanno nulla da dire?». Sul tema è intervenuto anche il sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani: «Abbiamo già chiesto alla Regione che l'utile del 2020 venga restituito a Pordenone con la prossima manovra di assestamento».

Secca la replica dell'Azienda. «L'emergenza pandemica Covid-19 ha caratterizzato totalmente la gestione 2020, e ha inciso notevolmente anche sul risultato economico d'esercizio. La necessità di fronteggiare in emergenza la diffusione della pandemia ha da un lato alimentato la crescita di costi emergenti non programmati connessi alla gestione Covid; dall'altro ha generato notevoli risparmi connessi alle necessarie chiusure e sospensioni delle attività sanitarie avvenute nel corso dell'anno 2020. Rilevante è stato inoltre l'impatto economico derivante dalla mobilità sanitaria infraregionale di cui Asfo risente in modo significativo essendo una Azienda sanitaria con alta mobilità passiva sia in ambito regionale sia in ambito extraregionale, anche per la sua collocazione geografica. Pertanto il risultato positivo della gestione sanitaria pari a euro 9.096.667,00 è la risultante di forze non gestibili che a livello economico hanno agito in senso opposto, il tutto connesso all'azione dell'amministrazione che ha continuamente ricercato il miglioramento dell'efficienza rispetto ad un contesto fortemente degradato».
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Il Gazzettino