Bene la riforma ma non si deve punire tutta la classe politica

Bene la riforma ma non si deve punire tutta la classe politica
Carlo NordioIn uno dei suoi dialoghi più significativi, Platone fa pronunziare a Socrate una sentenza entrata ( almeno si spera) nella cultura occidentale: che non si deve...

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Carlo Nordio
In uno dei suoi dialoghi più significativi, Platone fa pronunziare a Socrate una sentenza entrata ( almeno si spera) nella cultura occidentale: che non si deve rispondere a un'ingiustizia con un'altra ingiustizia. Ogni persona di buon senso converrà che questa massima ubbidisce a un criterio non solo di etica elementare, ma anche di collettiva utilità. Perché la reazione ingiusta, proprio in quanto tale , provocherebbe una replica altrettanto iniqua, e così via all'infinito, fino alla totale confusione, e forse alla dissoluzione, di ogni equilibrio sociale.

La decisione di abolire - o di ridurre drasticamente - i vitalizi, si inserisce in questo pericoloso vortice di contraddizioni. E' infatti verissimo che il nostro sistema pensionistico in genere, e quello dei vitalizi in specie, si è sviluppato in modo irrazionale. Più ancora che ingiusto, è bizzarro e incomprensibile. Ci sono persone che , per aver occupato, spesso virtualmente, un seggio elettivo, hanno percepito, percepiscono e continueranno (continuerebbero) a percepire somme sproporzionate rispetto ai contributi versati. Non sono peraltro le sole. A suo tempo centinaia di migliaia di impiegati statali si son licenziati dopo i fatidici diciannove anni sei mesi e un giorno di lavoro. Tra riscatti, abbuoni e altri favori molti ragazzi hanno cominciato a ricevere la pensione a trentacinque anni. Con i nostri auspici, assistiti dalle statistiche, di una lunga vita, questi fortunati gravano in media per mezzo secolo a carico del nostro bilancio.
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Il Gazzettino