Beccacce pedinate dai cacciatori grazie alla nuova tecnologia

Beccacce pedinate dai cacciatori grazie alla nuova tecnologia
LO STUDIOPORDENONE Le beccacce di passaggio in Friuli sono finite in un mirino speciale, che nulla ha a che fare con le doppiette dei cacciatori iscritti alla Federazione italiana...

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LO STUDIO
PORDENONE Le beccacce di passaggio in Friuli sono finite in un mirino speciale, che nulla ha a che fare con le doppiette dei cacciatori iscritti alla Federazione italiana della caccia. Da tempo, infatti, è stato dato l'avvio all'acquisto di trasmettitori satellitari realizzati da una ditta specializzata. Vengono applicati ad esemplari di beccaccia catturati durante la fase di migrazione e consentono di seguire le beccacce nei loro spostamenti in tempo reale. Danno la possibilità di ricavare tutta una serie di dati scientifici necessari a comprendere al meglio la biologia di questa specie ancora poco studiata e conosciuta, che tra ottobre e marzo sverna nei nostri boschi nutrendosi di larve e lombruichi e nidifica a terra. Del Progetto beccaccia si parlerà questa sera, alle 20, nella sala convegni dei Vivai cooperativi di Rauscedo, nell'ambito di un convegno sulle specie migratorie in Friuli Venezia Giulia, in Italia ed in Europa. Sul Progetto beccaccia interverrà Alessandro Tedeschi, dell'Ufficio tecnico scientifico avifauna migratoria Fidc nazionale.

L'iniziativa si inquadra nell'ambito degli studi sui misteri della migrazione, oggi condizionata dai mutamenti climatici. La Federazione italiana della caccia ritiene fondamentale, per una corretta valutazione della sostenibilità dell'attività venatoria alla migratoria, la ricerca scientifica. Si parlerà dell'importanza della radiotelemetria applicata alle specie, argomento che sarà trattato dall'esperto biologo Michele Sorrenti, coordinatore di tutte le attività di ricerca sull'avifauna migratoria di Federcaccia e della sue associazioni territoriali, Acma e Ucim.

Nel frattempo sta per cominciare il corso organizzato dalla sezione provinciale di Pordenone per aspiranti cacciatori, con l'intervento di esperti in materia di zoologia, legislazione nazionale, legislazione regionale e tutela ambientale. Il corso comincia il 28 marzo nella sede di piazzale Sacro Cuore 5 a Pordenone e darà la possibilità ai partecipanti di sostenere gli esami per l'abilitazione venatoria.
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Il Gazzettino