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Come affrontare l'emergenza profughi? Su questo tema la maggioranza potrebbe dividersi.

Sono ben tre le mozioni che verranno discusse in consiglio comunale lunedì. Una presentata dal sindaco Massimo Bergamin, una da Silvano Mella, capogruppo di Presenza Cristiana, in controtendenza rispetto a quella del primo cittadino, e un'ultima ancora a firma del tosiano Antonio Rossini e del grillino Francesco Gennaro, ma non condivisa dal capogruppo del Movimento 5 stelle Ivaldo Vernelli, il quale sembra opti per quella di Mella.
Il primo cittadino nel suo documento ribadisce la propria indisponibilità ad accogliere a Rovigo ulteriori profughi. Il sindaco si ribella contro l'assenza «di un piano nazionale per cui la gestione viene scaricata sul territorio e sugli enti locali con conseguenze gravi anche in termini di ordine pubblico e integrazione e, non ultimo, di accettazione da parte delle comunità locali. Il Comune di Rovigo è stato tartassato in questi ultimi anni da nefaste politiche nazionali basate su tagli ai trasferimenti erariali, vincoli sempre più stringenti sul patto di stabilità». Bergamin ribadisce di non avere a disposizione «né strutture né risorse economiche da destinare a questo scopo» e per questo si impegna a «non assecondare le politiche nazionali in tema di immigrazione».
Presenza Cristiana assume invece una posizione molto più morbida. Pur ravvenendo il grave problema nazionale che «dev'essere risolto con l'intervento dell'Unione Europea e non solo dall'Italia» indica la prospettiva di un «impiego di strutture di accoglienza in ogni comunità locale secondo criteri di gestibilità verificati» e invita al coinvolgimento di queste persone «in lavori utili e gratuiti per la comunità». Un criterio presente anche nella mozione Rossini-Gennaro.

L'assessore di Presenza Cristiana Gianni Saccardin mette le mani avanti su eventuali polemiche: «Vediamo se in sede di dibattito è possibile creare le adeguate mediazioni. Abbiamo solo espresso la nostra sensibilità. Non si tratta di una posizione alternativa, ma semmai va a integrare quella del sindaco».
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Il Gazzettino