Ancora zona gialla: contagi in calo

Ancora zona gialla: contagi in calo
LO SCENARIOPORDENONE Non c'erano dubbi, stavolta. Il Friuli Venezia Giulia resterà in zona gialla anche la prossima settimana. L'analisi condotta ogni venerdì dalla cabina di...

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LO SCENARIO
PORDENONE Non c'erano dubbi, stavolta. Il Friuli Venezia Giulia resterà in zona gialla anche la prossima settimana. L'analisi condotta ogni venerdì dalla cabina di regia e successivamente ratificata dal ministero della Salute ha classificato la regione a rischio basso, come la maggior parte del Nord Italia. Non sono segnalate allerte particolari, dal momento che anche il sistema sanitario sta decisamente respirando rispetto al picco della terza ondata. Anche la prossima settimana, quindi, bar e ristoranti potranno rimanere aperti. Gli spostamenti saranno consentiti senza autocertificazione sino alle 22 e dalle 5 del mattino, cioè al di fuori della fascia interessata dal coprifuoco. Ok a cinema, teatri e negozi di qualsiasi tipo.

I NUMERI
Secondo l'Iss, il valore dell'incidenza è di 93 contagi su 100mila abitanti, per la prima volta sotto i cento da mesi. Si tratta di una delle migliori notizie tra quelle contenute nel documento consegnato ai vertici regionali. I nuovi casi di Covid nell'ultima settimana (tra il 19 e il 25 aprile) sono calati del 23,3 per cento: si è passati da 1.714 a 1.314 positivi segnalati dal sistema di sorveglianza. In discesa anche il rapporto tra infezioni e tamponi, che passa dall'8,7% al 7,1%. In calo allo stesso modo i nuovi focolai, che passano da 272 a 197. Quanto ai focolai attivi, scendono anch'essi da 901 a 698. In netto calo l'occupazione delle Rianimazioni (dal 29 al 18%). Scendono le Medicine, che passano dal 27 al 21%. La pressione ospedaliera è al livello minimo da fine ottobre. Migliora ovunque il tracciamento, con 355 casi di provenienza non nota contro i 419 della settimana precedente. L'indice Rt è salito da 0,61 a 0,71, ma non significa che siano aumentati i contagi, anzi. L'indicatore ci dice che l'epidemia sta comunque rallentando, anche se a un ritmo inferiore rispetto a quello che nelle scorse settimane ha determinato la picchiata della curva dopo la terza ondata. Tutti gli altri indicatori, contenuti nella bozza di monitoraggio diffusa giovedì dall'Istituto superiore di sanità, mostrano infatti un vero e proprio crollo dei numeri, specialmente negli ospedali.
IL CONFRONTO
Il Friuli Venezia Giulia all'inizio della terza ondata aveva l'incidenza sui 100mila abitanti più alta d'Italia. Oggi, invece, starebbe puntando addirittura ai numeri da zona bianca. I 93 casi sui 100mila abitanti su sette giorni, infatti, posizionano la regione al quinto posto tra i territori meno colpiti dalla pandemia in questo momento. Stanno meglio solamente Molise, Abruzzo, Umbria e la Provincia autonoma di Bolzano. L'incidenza media in Italia è di 148 casi ogni 100mila abitanti. Quella massima è rappresentata dal dato della Val d'Aosta, che con 265 casi su 100mila abitanti da lunedì tornerà in zona rossa.
L'EVOLUZIONE

Più della fotografia attuale, però, contano le proiezioni che provano a svelare cosa succederà in Friuli Venezia Giulia nei prossimi giorni. Le firma come sempre l'Agenas, l'Agenzia per i servizi sanitari regionali, in collaborazione con l'Università di Padova. E per la nostra regione arrivano altre buone notizie, a partire dalla pressione sugli ospedali. Entro la prossima settimana, infatti, i ricoveri nelle Terapie intensive dovrebbero scendere al di sotto di quota 25 letti occupati, con un intervallo di confidenza che nello scenario migliore prevede addirittura un crollo sino a quota 10 pazienti. È segnalata in picchiata anche la quota degli infetti attivi, cioè le persone attualmente positive: entro sette giorni dovrebbe scendere a quota 5mila.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino