I DATIBELLUNO Il Sert lo ripete da tempo: il consumo di sostanze stupefacenti, sul territorio, è in aumento. A dirlo sono i dati. Il numero di ragazzi che si rivolgono ai servizi...
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BELLUNO Il Sert lo ripete da tempo: il consumo di sostanze stupefacenti, sul territorio, è in aumento. A dirlo sono i dati. Il numero di ragazzi che si rivolgono ai servizi per le dipendenze dell'Usl 1 Dolomiti, per esempio. «Si è abbassata l'età di approccio alle droghe, ora le si prova da teenager ha spiegato Paolo Bello (nella foto) del Sert in una recente serata pubblica a Cesiomaggiore -. I ragazzi bellunesi consumano di tutto, dalla marijuana alla cocaina e fino all'eroina che, pur avendo subito qualche inflessione nel mercato, non è mai davvero mancata».
Insomma, altro che isola felice. I dati della Questura e dei ripetuti interventi contro lo spaccio trovano conferma in chi cerca di aiutare i giovani a uscirne. Bello, in più occasioni anche in passato all'interno di eventi informativi, aveva lanciato l'allarme invitando a tenere alta l'attenzione. A partire dalla guerra in Afghanistan, quando si sono interrotti i flussi di oppiacei, il Vecchio Continente è stato invaso da una miriade di prodotti stupefacenti provenienti dall'America centrale; il costo al grammo si è abbassato e anche la coca è diventata alla portata di tutti. Ragazzini compresi. Oggi una dose la si può trovare sul mercato a 30 euro, contro i 200 di un tempo. Con la paghetta dei genitori o con piccoli furti sono cifre facilmente recuperabili anche per uno studente. In quanto alle zone dello spaccio, Bello sembra saperla lunga ma non è disposto a svelare troppo.
E mentre le forze dell'ordine puntano gli occhi su luoghi come il Parco Città di Bologna e via Sottocastello, note piazze di spaccio, Bello invita ad andare oltre gli stereotipi. Forse una festa in casera, in un posto isolato, sono occasioni di consumo di sostanze stupefacenti in dosi anche più massicce, piuttoso che le serate trascorse negli angoli poco visibili del centro.
Alessia Trentin
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Il Gazzettino