Anche Confapi offre all'Ulss 4 la collaborazione per nuovi centri

Anche Confapi offre all'Ulss 4 la collaborazione per nuovi centri
LA PROPOSTASAN DONÀ DI PIAVE Nuove sedi per vaccinare i lavoratori di piccole e medie imprese. È la proposta di Confapi Venezia che nei giorni scorsi, con una delegazione...

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LA PROPOSTA
SAN DONÀ DI PIAVE Nuove sedi per vaccinare i lavoratori di piccole e medie imprese. È la proposta di Confapi Venezia che nei giorni scorsi, con una delegazione composta dal presidente Marco Zecchinel, dal vicepresidente Roberto Dal Cin e dal direttore Nicola Zanon, ha avanzato al direttore generale dell'Ulss4, Mauro Filippi.

L'iniziativa è nata dall'associazione che raggruppa piccole e medie imprese nell'ambito della Città Metropolitana, che ha riscontrato che tra i 400 associati della Venezia orientale (circa 5000 dipendenti) l'80% intende vaccinarsi per proteggersi dalla pandemia. «Il comparto produttivo sta fornendo un buon contributo sul fronte della vaccinazione spiega il direttore generale Mauro Filippi - La disponibilità di varie sedi vaccinali territoriali in arrivo all'Azienda sanitaria può rappresentare unA risorsa all'enorme lavoro di immunizzazione che sta svolgendo il personale della sanità pubblica. Per questo è doveroso il ringraziamento a Confapi e alle varie associazioni di categoria del settore produttivo che sto incontrando e incontrerò nei prossimi giorni. Tutte le proposte verranno vagliate attentamente senza escludere nessuno».
Confapi ha fornito i nominativi di alcune imprese pronte da subito a diventare sede vaccinale, in affiancamento ai tre centri di vaccinazione per la popolazione aziendali, proponendo di considerare come prioritarie le imprese del comparto turistico (104 aziende del turismo associate Confapi pari a 1072 lavoratori). «Imprese e lavoratori che vogliono essere vaccinati per dare sicurezza e tranquillità agli ospiti che in questo periodo stanno prenotando la vacanza osserva il vicepresidente e delegato al turismo di Confapi, Roberto Dal Cin - . La stagione 2020 è andata male con una perdita di fatturato del 45%, le imprese non possono permettersi una stagione estiva come la scorsa».
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Il Gazzettino