Anastasia, Mariarca e le altre: vittime della brutalità

Anastasia, Mariarca e le altre: vittime della brutalità
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I PRECEDENTI
VENEZIA Il 2017 è stato un anno da dimenticare. Sopratutto nei mesi caldi le aggressioni mortali, in provincia, sono state numerose e le vittime sono state sempre le donne.

L'ORRORE DI CHIRIGNAGO
Una lunga scia di sangue che ha riproposto in forte evidenza il tema della tutela al femminile. Per quanto riguarda l'anno scorso, tutto ha inizio la sera del 17 giugno in una casa di via Abruzzo, a Chirignago. Stefano Perale, docente di inglese, invita a cena una sua ex studente, Anastasia Shakurova, incinta di cinque mesi, e il suo fidanzato, Biagio Buonomo. Tra Stefano e Anastasia non c'è mai stata una vera e propria relazione, il prof però aveva perso la testa per la giovane russa. Perale droga i due fidanzati che poi vengono trovati privi di vita.
MUSILE
Il secondo delitto è del 24 luglio, in questo caso a Musile di Piave. La storia tra Mariarca Mennella, 38 anni, e l'ex marito Antonio Ascione, è finita da tempo. Lei, commessa all'outlet di San Donà, lui pizzaiolo in un locale di Jesolo. Quella mattina, però, lui è a casa sua e perde il controllo quando vede gli sms sul cellulare della donna che, a quel punto, gli dice che si sta ricostruendo una vita, anche sentimentale. Ascione prende un coltello e la colpisce più volte, alla schiena e all'addome. La uccide mentre i figli della coppia sono in vacanza dai nonni.
IN RIVIERA
Una vicenda simile a quella del terzo caso in provincia avvenuto, però, in Riviera del Brenta, a Dogaletto di Mira. Qui Luigi Nocco, 53 anni, ispettore capo della polizia di Stato, sindacalista e con una carriera impeccabile nei suoi 20 anni di servizio, la mattina del 17 agosto uccide la moglie Sabrina Panzonato e poi si spara. Pare che l'uomo temesse che la donna volesse lasciarlo: prima la accoltella, poi la finisce con la pistola d'ordinanza in strada. Infine, l'uomo rivolge l'arma verso di sé e si toglie la vita.
MARGHERA
Non rientra nella stessa categoria di omicidi, ma il 5 luglio muore un'altra donna per mano di un uomo, questa volta però è il figlio, e non un ex compagno: Sonia Padoan, 76enne di Marghera, viene assassinata dal figlio 55enne, Mauro Padoan Cappella.
IL PASSATO

Ma anche andando più indietro negli anni, si possono notare altri delitti che hanno lasciato un segno indelebile. È il 2010 quando una bella 16enne di Asseggiano, Eleonora Noventa viene uccisa in strada dall'ex fidanzato, il 30enne Fabio Riccato che le spara e poi si suicida. E qualche settimana prima le cronache si erano occupate anche di Roberta Vanin, 43 anni titolare di una erboristeria a Spinea, anche lei uccisa dall'ex fidanzato Andrea Donaglio. Altro caso di rilevo, anche a livello nazionale, è quello scaturito la sera del 7 luglio 2011 quando Renzo Dekleva, informatore farmaceutico di Marcon, uccide la moglie, Lucia Manca, e fa sparire il corpo nascondendolo in un bosco a Cogollo del Cengio (in provincia di Vicenza). Il cadavere verrà ritrovato il 6 ottobre, i carabinieri arrestano Dekleva il 31 gennaio 2012. L'uomo è stato condannato a 20 anni di reclusione.
G.P.B.
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Il Gazzettino