Alessandro Campi La via più diretta per perdere il potere è gestirlo male: nell'interesse di pochi (dunque abusandone) o,...
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La via più diretta per perdere il potere è gestirlo male: nell'interesse di pochi (dunque abusandone) o, peggio ancora, in modo dilettantesco e improvvido. Ciò significa che vinte le lezioni, formato (faticosamente) il governo, insediati ministri e sottosegretari, grillini e leghisti debbono ora entrare nell'età politicamente adulta e dimostrare, al netto dell'inevitabile propaganda, di aver capito qual è il compito che li aspetta. E quali sono le responsabilità che, in nome di quel popolo che tanto amano evocare, debbono ora assolvere.
Partiti di opposizione radicale, abituati per anni a contestare il Palazzo in ogni sua mossa, inclini a dare voce ai cattivi umori dei cittadini come anche alle loro legittime ansie, Lega e M5S, da quel che si è visto in queste prime settimane di vita dell'esecutivo, debbono ancora fare il salto mentale richiesto a chi, avendo conquistato i vertici dello Stato dopo una legittima competizione elettorale, non può più comportarsi come quando li contestava quotidianamente. Non si può stare nelle istituzioni minandone la credibilità o stravolgendone gli equilibri interni.
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Il Gazzettino