ALBIGNASEGO L'ultimo saluto con gli abiti da motociclista. Non sono ancora stati

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L'ultimo saluto con gli abiti da motociclista. Non sono ancora stati fissati i funerali di Nicola Brancalion, morto domenica a seguito di incidente stradale, ma la famiglia sarebbe intenzionata a tumularlo con i suoi vestiti da centauro. Agli amici più stretti era solito dire che in sella alla sua Honda Shadow si sentiva un gigante. Quella moto con cui è morto, dopo essere stato tamponato da un'auto per essersi fermato a fare passare un pedone. Alla Cna, dove Nicola ha lavorato 22 anni, lo ricordano con dolore. «Non riusciamo a trovar pace. Nicola ci manca troppo. Ha lasciato un vuoto tremendo. Ci manca la sua saggezza - hanno detto i colleghi - il suo modo di cogliere l'attimo, di avere una parola buona per tutti». Che fosse il collega, l'amico, il compagno di viaggi in motocicletta, Nicola apapriva speciale. Premuroso con la madre Zita Varotto che accudiva e sosteneva, affettuoso ed esemplare con i due nipoti, figli del fratello Fabio, disponibile con i suoi colleghi. Parlava dei suoi problemi di salute con una lucidità estrema, come se ogni giorno da vivere fosse un giorno prezioso, un regalo che la vita gli offriva. Eppure lui, 48 anni, con tre trapianti di rene, l'ultimo risaliva a 22 anni fa, sapeva che non sarebbe sopravvissuto a un altro. Brancalion incarnava lo spirito del vero centauro. Il senso di libertà, di avventura, del viaggio in moto, il senso di familiarità tra motociclisti erano l'energia che alimentava la sua voglia di essere sempre al massimo. Per Nicola la malattia non è mai stata un impedimento. Non ha rinunciato né a lunghi viaggi, né ai moto raduni in giro per il nord Italia, né agli incontri tra bikers che come lui condividevano una passione, quella stessa passione che gli ha dato la forza di essere un gigante in sella e nella vita, come ricordano gli amici. L'altra passione di Nicola era l'arte. Stava realizzando un sito per proporre le sue vetrate e i suoi dipinti su vetro. Sarebbe entrato in un e-commerce di artisti per mettere in mostra e in vendita il catalogo delle sue opere. «E' nostra intenzione chiedere ai familiari se sarà possibile acquistare alcuni dei suoi lavori - ha detto il presidente della Cna Luca Montagnin - che esporremo nella sede di Padova in un luogo a lui dedicato». In attesa di sapere quando si svolgeranno le esequie, anche il gruppo di Cna pensionati piange Brancalion. Nicola aveva, infatti, anche l'incarico di seguire la parte amministrativa di questa categoria.

C. Arc.
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Il Gazzettino