IL PROGETTOManca poco: il Granaio dove Dino Buzzati amava rifugiarsi vedrà finalmente l'avvio della riparazione del suo tetto. A fine ottobre 2018 la forza del vento di Vaia...
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Manca poco: il Granaio dove Dino Buzzati amava rifugiarsi vedrà finalmente l'avvio della riparazione del suo tetto. A fine ottobre 2018 la forza del vento di Vaia aveva fatto volare coppi, scoperchiando una struttura lignea già fragile e malconcia (nella foto sotto i danni), storicamente risalente al 1600. A giorni a Villa Buzzati San Pellegrino - verrà montata la gru, poi partirà il restauro del tetto, già coperto da un telo spesso e bianco, che copre il Granaio.
RISERVE DA AMMASSARE
È Valentina Morassutti, pronipote dello scrittore, giornalista e pittore bellunese, a seguire i lavori. Per il momento le spese sono tutte a carico della famiglia, fatta eccezione per un piccolo contributo per calamità dato dall'Istituto regionale Ville Venete: «Ora, però, ci auguriamo che con il Comune di Belluno si vada uniti verso il progetto che mira al recupero culturale dell'intera struttura del Granaio». È l'intero edificio, infatti, che necessita di restauro. Morassutti è decisa a ridare vita al Granaio «che è spazio di raccolta e ridistribuzione di cultura». E cita Marguerite Yourcenar, augurandosi di veder crescere questa idea: «Fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro un inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire».
UN LUOGO UNICO
In qualità di presidente dell' Associazione Villa Buzzati San Pellegrino - Il Granaio, Valentina Morassutti vorrebbe fare del Granaio edificio architettonicamente armonioso un luogo unico «di intrecci e di storia legata al nome di Dino Buzzati dove organizzare seminari, laboratori, eventi che promuovano la città di Belluno e il suo territorio».
D.D.D.
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Il Gazzettino