IL PROCESSOPORDENONE Travolto dalla crisi che stava mettendo in ginocchio la Acheo Srl e il futuro dei suoi 38 dipendenti, tra il 2014 e il 2015 l'imprenditore Augusto Antonucci,...
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PORDENONE Travolto dalla crisi che stava mettendo in ginocchio la Acheo Srl e il futuro dei suoi 38 dipendenti, tra il 2014 e il 2015 l'imprenditore Augusto Antonucci, 80 anni, di Chions, non fu in grado di versare ritenute previdenziali e assistenziali sulle retribuzioni dei lavoratori per un ammontare di 69.360 euro. La Procura aveva concluso per una condanna a sei mesi di reclusione, ma il giudice Giorgio Cozzarini, concesse le attenuanti generiche, ha inflitto 20 giorni e 200 euro di multa, convertendo la reclusione in una pena pecuniaria di 5mila euro. La difesa - gli avvocati Cristiano Biadene e Alessandro Alfano - avevano chiesto al giudice di tenere conto di quello che è l'orientamento della Cassazione, che in caso di crisi aziendali riconosce un'esimente agli imprenditori che tentato di rimediare apportando liquidità. «Antonucci è estraneo ai fatti - ha ricordato l'avvocato Biadene - In quel periodo non ha mai percepito compensi e si è rivolto personalmente agli istituti di credito per ottenere liquidità che ha poi riversato in Acheo per far fronte ai pagamenti». Tra il 2014 e il 2015 la situazione economico-finanziaria peggiorò ulteriormente e Antonucci non riuscì a far fronte ai versamenti.
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Il Gazzettino