A Zoldo dicono basta: «Giù le mani dal Maè»

A Zoldo dicono basta: «Giù le mani dal Maè»
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LA BATTAGLIA
BELLUNO - Nessun tocchi il Maè. Ma nemmeno il Cervegana, Mareson, Rio canedo e il Moiazza. La Val di Zoldo alza gli scudi e prepara le armi: la società Cire è avvisata. Sarà pacifica ma dura l'opposizione del sindaco Camillo De Pellegrin e dei suoi cittadini al progetto per la realizzazione di una centralina in Val di Pecol. L'appuntamento è per il 28 settembre, alle 9.15 davanti al municipio in località Fusine. «Quel giorno i tecnici della commissione Via (Valutazione impatto ambientale) arriveranno per il sopralluogo al posto scelto dalla ditta per l'impianto spiega il sindaco -. Si dovrà decidere se l'impianto dovrà essere sottoposto a valutazione d'impatto ambientale, con tutte le restrizioni del caso, oppure no. Passare per la Via allunga e rende più difficile l'iter per la società proponitrice, la Cire di Benevento all'interno della quale detiene una parte delle azioni anche il pastificio Rummo».

Il primo cittadino è risoluto, dovranno passare sul suo cadavere se vorranno portare a compimento l'operazione, e invita la sua comunità a fare squadra. A esserci. «Si tratta di difendere un valore in maniera coerente riflette lanciando il suo messaggio alla popolazione -, senza far diventare la presa di posizione una battaglia politica. Mi auguro che i miei cittadini intervengano nel maggior numero possibile, bisogna far capire come non siamo disposti a scendere a compromessi quando si parla del nostro territorio. Auspico che vengano, anche in silenzio, che facciano sentire con la loro presenza fisica il loro attaccamento al territorio. Non ci presenteremo con il fucile, saremo presenti in maniera pacifica anche perché non siamo contro i tecnici della commissione via, fanno solo il loro lavoro. Noi vogliamo salvare il territorio e la nostra identità, questo non è un capriccio e il momento di agire è ora».

La manifestazione, lanciata dalla pagina Facebook Zoldo c'è e difende i suoi torrenti è stata ripresa anche da Acqua Bene Comune che sabato ha dato il via alla campagna Adesso basta incentivi. Quello del Cire non è però l'unico progetto nemico a incombere sulla Val di Zoldo. Qui, infatti, esiste già una centralina privata e, depositate in Regione, ci sono ben sette richieste di derivazione d'acqua per uso idroelettrico. Quello di giovedì, insomma, sarà solo l'inizio di una lunga battaglia.
Alessia Trentin
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Il Gazzettino