A lezione da Mr. Facebook «Missione, squadra, tenacia»

A lezione da Mr. Facebook «Missione, squadra, tenacia»
Enea? Il primo imprenditore della storia. Almeno secondo Mark Zuckerberg, che agli studenti della Luiss ha dato la sua versione del mito virgiliano: «Quest'uomo aveva una...

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Enea? Il primo imprenditore della storia. Almeno secondo Mark Zuckerberg, che agli studenti della Luiss ha dato la sua versione del mito virgiliano: «Quest'uomo aveva una missione, servire la sua comunità trovando una nuova, grande, città. Aveva un gruppo di persone, di spirito forte, con la quale perseguirla. Ed è riuscito a superare le difficoltà non arrendendosi mai». Missione, team, perseveranza sono le tre chiavi per creare qualcosa di durevole nel tempo. «Bisogna avere una mission chiara, che possa avere un impatto sulla società. Bisogna avere un gruppo di lavoro con il quale condividerla; nessuna delle cose più importanti nella storia dell'uomo è stata fatta da una persona sola. Bisogna insistere, ho visto molte persone abbandonare le proprie idee o non sfruttarle a pieno», ha risposto Zuckerberg, nella sua classica maglietta grigia, alla domanda di Giacomo, che gli chiedeva quale fosse la ricetta per raggiungere il successo.

L'incontro del patron di Facebook (che ha seguito l'udienza papale privata del mattino e l'incontro con il premier Renzi a ora di pranzo), con più di 300 studenti, startupper e ospiti d'onore, nell'aula 200 del campus di viale Romania è iniziato con una dichiarazione d'amore per Roma e con un pensiero per il sisma che ha colpito il Centro Italia. «Non appena ho saputo del terremoto ho pensato a cosa potessi fare per aiutare - afferma Zuckerberg - Quando accadono vicende del genere l'attenzione mediatica e della gente dura poco, ma la sofferenza delle vittime permane. Per questo motivo abbiamo donato mezzo milione di euro alla Croce Rossa in pubblicità». Decisione che ha scatenato molte perplessità sul web. La passione di Zuckerberg per la Capitale è stata pungolata da più domande: «In realtà sono venuto a cercare i Pokémon». La battuta gli dà lo spunto per introdurre due delle tematiche che sono parte della core mission di Facebook: la realtà virtuale - Facebook ha comprato Oculus Rift per 2 miliardi di dollari - e la realtà aumentata. «Sono la più grande piattaforma sociale mai inventata. Con la realtà virtuale potremmo praticamente entrare nei contenuti e vivere un'esperienza totale. La realtà aumentata, invece, ci permette di aggiungere elementi virtuali nel mondo reale».

Fra i progetti sui quali si sta concentrando c'è anche la missione di portare internet in ogni parte del mondo tramite il progetto dei droni a energia solare Aquila. Non sono mancate le domande scomode: come quella di Alessio, che gli chiede se Facebook abbia rovinato il processo di conoscenza fra le persone. «Non credo - ride Zuckerberg - anzi, noi incoraggiamo la conoscenza di persona, il faccia a faccia. Quello che facciamo è rendere possibile la connessione fra persone che non possono essere lì nello stesso momento, due persone lontane».
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Il Gazzettino