Ascom sulle barricate: «Movida, basta alle inaccettabili zone franche»

PADOVA - «Non è accettabile che in città ci siano delle zone franche dove le norme anti Covid possono tranquillamente essere aggirate». Ad andare...

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PADOVA - «Non è accettabile che in città ci siano delle zone franche dove le norme anti Covid possono tranquillamente essere aggirate». Ad andare all’attacco è Patrizio Bertin.


Il presidente dell’Ascom non ha per nulla gradito le immagini arrivare sugli smartphone dei suoi associati sabato mattina. Immagini che immortalano la festa d’inaugurazione del Pride Village al parco delle Mura: distanziamento sociale piuttosto sommario, gente che balla, in troppi senza mascherina. Insomma, l’esatto contrario di quello che dovrebbe accadere quando si prova a lasciarsi alle spalle una pandemia che, da quasi un anno e mezzo, sta mettendo letteralmente in ginocchio il mondo intero. 
«Davanti ad immagini di questo tipo bisogna riflettere – ha scandito ieri pomeriggio Bertin – L’impressione è che in città ci siano delle zone franche dove si può derogare a tutte le norme. Non è accettabile che ci siano attività ferme dal febbraio dell’anno scorso e altre che, invece, possono fare sostanzialmente quello che vogliono. Mi auguro che, chi di dovere, possa intervenire. Tutti dobbiamo rispettare le regole che ci consentiranno di uscire dall’epidemia. Proprio per questo non è accettabile che qualcuno possa fare ciò che vuole senza che accada nulla». 


NON SOLO PRIDE
A preoccupare il numero uno di Confcomercio Veneto, però, non è solamente il Pride Village. «Nell’ultima settimana – ha detto ancora Bertin – anche vedendo ciò che succede in città l’impressione è che, soprattutto in centro storico, sia scattato una sorta di liberi tutti. Dopo mesi di chiusure, è comprensibile che la gente abbia voglia di uscire e di stare in compagnia. Serve, però, moltissima prudenza. La posta in gioco, infatti, è troppo alta. Dei comportamenti sbagliati rischiano di farci tornare indietro e questo, anche dal punto di vista economico, proprio non possiamo permettercelo». 


LA SITUAZIONE
Che il clima, soprattutto in centro stia diventando bollente, e non solo dal punto di vista meteorologico, lo testimonia il tuffo in canale in cui si è lanciato un giovane italiano che, completamente ubriaco, si è lanciato in acqua a pochi passi da ponte Tadi, sabato notte attorno alle’1.30. Per recuperarlo, sul posto sono arrivati i Vigili del Fuoco e la Polizia. Fortunatamente il giovane è riuscito a raggiungere la riva da solo. Qui ad attenderlo c’erano gli agenti che lo hanno multato per ubriachezza molesta. A nulla, infatti, sono servite le giustificazioni del ragazzo che ha spiegato di essersi buttato in acqua perché era accaldato. 


ANTI-DEGRADO


Per contrastare il degrado in zona Duomo, intanto, la settimana scorsa è stata predisposta una nuova telecamera che andrà sorvegliare via Dietro Duomo. L’intervento s’inserisce all’interno di un piano di messa in sicurezza dell’area che prevede la predisposizione di 3 dispositivi di sorveglianza e l’installazione di 9 punti luce. Uno di questi, sempre la settimana scorsa, è stato predisposto dagli operai di Hera Luce sulla facciata di un palazzo alla fine di via Monte di Pietà. La nuova illuminazione sarà pronta entro fine mese. Questo significa che, tra un paio di settimane, la piazza e le aree circostanti potranno contare in orario serale e notturno su un’illuminazione completamente rinnovata. In tutto saranno predisposti 9 nuovi punti luce. Grazie alla collaborazione e Soprintendenza saranno valorizzati anche i monumenti presenti nell’area, come il Duomo e il Battistero. Il progetto di potenziamento dell’illuminazione della zona comprende piazza Duomo, via Dietro Duomo, corte Arco Vallaresso e via Obizzi. 

 

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Il Gazzettino