Alta tensione Lega-FI. Autonomia, Tosi contro Zaia: «Strepita senza senso». Stefani: «Così siete fuori dalla Regione»

«Luca Zaia strepita senza un perché». Dopo gli attacchi sulla gestione della sanità in Veneto, la nuova bordata di Flavio Tosi riguarda l'autonomia...

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«Luca Zaia strepita senza un perché». Dopo gli attacchi sulla gestione della sanità in Veneto, la nuova bordata di Flavio Tosi riguarda l'autonomia differenziata. Ed è vero che anche altri azzurri, come i deputati Annarita Patriarca e Francesco Cannizzaro, hanno contestato le affermazioni del governatore, ma il coordinatore regionale Tosi è andato oltre: «Zaia ultimamente tende a perdere le misure». Secca la replica del segretario regionale della Lega Alberto Stefani: «Rileviamo che Forza Italia, con questi attacchi continui a Zaia, ha scelto di uscire dal perimetro della maggioranza di governo della Regione». Crisi? Se anche fosse, non ci sarebbero conseguenze pratiche perché Forza Italia in consiglio regionale del Veneto è praticamente ininfluente, 3 consiglieri su 41 di maggioranza. Ma il segnale politico è pesante.

 

 

Tutto comincia martedì, quando il leader di Forza Italia Antonio Tajani, alla conferenza stampa per la presentazione dell'accordo con Svp, dice che «l'autonomia non deve essere una riforma a vantaggio di uno e a svantaggio dell'altro» e che «vigileremo per questo». Zaia, che pure con Tajani aveva brindato al Vinitaly giusto domenica, risponde per le rime: «Mi dà fastidio sentir dire che bisogna vigilare sull'autonomia, stiamo portando avanti i dettami dei padri costituenti».

Ieri la bordata arriva di Tosi: «Sull'autonomia - dice il deputato e coordinatore azzurro veneto - abbiamo lavorato a un testo equilibrato condiviso da Meloni, Tajani e Salvini, quindi anche dalla Lega. Testo che diventerà legge e su cui nessun partito di maggioranza, men che meno Forza Italia, ha presentato emendamenti. Anzi è proprio Forza Italia la garante dell'autonomia, perché partito nazionale che esprime presidenti di Regione sia al Nord che al Sud e non pone questioni di contrapposizione territoriale. Perciò non si capisce la polemica sterile e immotivata di Zaia, che strepita senza un perché. Non so, forse Luca si sente politicamente in difficoltà, però ultimamente tende a perdere le misure... Gli è capitato anche sul "Fine Vita", quando ha alzato la tensione nella sua maggioranza e ha fatto naufragare la proposta di legge». Non solo: Tosi ricorda che se c'è stato in Veneto il referendum dell'autonomia è perché lo prevedeva una legge presentata da Forza Italia, mentre la Lega voleva l'indipendenza e infatti quel testo venne bloccato dalla Consulta. «Zaia - rincara l'ex sindaco di Verona ed ex segretario della Lega - piuttosto dovrebbe chiedersi come mai il suo partito, nel 2018 e 2019, quando era oltre il 30 per cento e governava con i 5 Stelle da partito egemone, non ha mai portato nulla in Parlamento: lì sta la responsabilità di anni buttati al vento nel percorso verso l'autonomia, altro che qualche giorno di ritardo! Insomma, c'è chi parla e sventola bandierine e chi fa».

Come al solito, Zaia non ha replicato a Tosi

In mattinata, a margine dell'avvio dei lavori del bacino di espansione tra Zermeghedo e Montebello Vicentino, si era limitato a dire che «sull'autonomia non c'è nessuna frenata», e «se a livello nazionale qualcuno interpreta l'azione in Parlamento con la parola "vigileremo", io la voglio interpretare come la volontà di fare bene».

È intervenuto, invece, il deputato e segretario regionale della Lega del Veneto, Alberto Stefani, che tra l'altro sarà relatore in aula a Montecitorio del provvedimento: «Sono certo che forza Italia e Fratelli d'Italia saranno leali, come lo sono stati in commissione finora». E riferendosi a Tajani e al suo vigilare sull'autonomia, il segretario veneto ha detto: «Noi della Lega preferiamo vigilare su come lo Stato ha speso i soldi dei veneti». Quindi, la considerazione sulle uscite di Tosi: «Per quanto riguarda gli attacchi di Forza Italia a Zaia, spiace rilevare che, ormai da qualche settimana, hanno scelto di uscire dal perimetro della maggioranza di governo della Regione».

E il presidente dell'intergruppo Lega-Liga in consiglio regionale, Alberto Villanova: «Qualcuno di Forza Italia sta traccheggiando: un giorno si strilla per invocare più tempo per "vigilare" meglio, il giorno dopo si annuncia l'apertura di una non meglio specificata corrente nordista. Sembra che qualcuno voglia fare il gioco delle tre carte: autonomisti a intermittenza, salvo poi rivolgersi al sud del Paese difendendo le prerogative che abbiamo visto solo con il centralismo. In Veneto, nonostante gli attacchi e le polemiche montate ad arte sappiamo bene che l'autonomia è frutto del lavoro della Lega e del Presidente Zaia. Se Tosi prende le distanze da l'uno e l'altra lo fa per un tornaconto elettorale, sperando di recuperare qualche voto. Siamo quindi vicini al Governatore e, nonostante le cassandre, porteremo a casa l'autonomia, con buona pace dell'autonomista intermittente Flavio Tosi».

Intanto per la commissione Affari Costituzionali della Camera si preannuncia una settimana densa, con lavori anche venerdì 26 e sabato 27 aprile, nell'intento di far approdare il ddl Calderoli in aula lunedì 29. Ma come la mettiamo con la Conferenza programmatica nazionale di Fratelli d'Italia in programma dal 26 al 28 aprile? «Quelli che sono in I Commissione non andranno a Pescara», ha detto il capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti.

 

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Il Gazzettino