TREVISO - La Marca si conferma roccaforte di Luca Zaia, e si sapeva: dai suoi concittadini il governatore ottiene oltre sei punti di consensi personali in più rispetto a...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Elezioni regionali, Zaia: «Un voto dei veneti per i veneti, l'autonomia resta la priorità: non ho mire nazionali»
E a riprova del successo, la lista con il suo nome raccoglie ben il 68% delle indicazioni. Non stupisce quindi che qui il principale sfidante della vigilia, il portacolori della coalizione del centrosinistra debba accontentarsi appena del 5,85% (più di dieci punti sotto la media regionale). Ma è tutto il comprensorio Opitergino-Mottense a tributare al politico trevigiano poco meno di un plebiscito: a Gorgo al Monticano hanno scelto di riconfermare in pompa magna l'attuale vertice del Veneto 89,7 elettori su cento che si sono recati alle urne; Ormelle e Fontanelle si fermano rispettivamente a 89,3 e a 88,9; a Motta di Livenza 85,15, a Meduna si supera di poco l'84%, nel centro principale Oderzo lieve ritocco al ribasso all'82,7. I cittadini di Mansuè premiano l'alfiere della Lega veneta ancor più degli abitanti del suo comune: a Godega Sant'Urbano, dove è nato, Zaia sfiora l'83,7 per cento dei consensi.
IL CRUCCIO
Le note meno splendenti (si fa per dire) per il governatore, invece, un po' a sorpresa arrivano dalla fascia opposta della provincia: a Castelfranco Veneto, Luca Zaia raccoglie il 69,14% dei suffragi totali. Un risultato che farebbe la felicità di qualsiasi altro candidato, ma che in questa particolare circostanza rischia di collocarsi nettamente sotto media, a meno di una improvvisa inversione di direzione nelle sezioni elettorali ancora mancanti all'appello (finora hanno terminato le operazioni 18 su 32). Un segnale di attenzione anche per il sindaco Stefano Marcon, candidato a succedere a se stesso (nella città del Giorgione, infatti, si vota anche per rinnovare l'amministrazione municipale)? Si saprà oggi quando comincerà lo spoglio per le comunali. La velocità ridotta, peraltro, sembra prerogativa solo del capoluogo castellano: nel circondario le percentuali tornano quelle abituali, ben sopra l'80 per cento ad esempio a Resana, Vedelago, Castello di Godego. E più fredda (sempre, beninteso, in proporzione al successo complessivo) si dimostra anche Treviso: nel capoluogo il governatore ottiene il 68,3 per cento dei voti, ma va precisato che qui lo scrutinio procede con maggior ritardo, con meno di un terzo delle sezioni che hanno comunicato l'esito alle soglie della mezzanotte e dunque con i valori complessivi ancora suscettibili di alcuni scostamenti.
GLI ALTRI
E non a caso è proprio nel comune più popoloso provincia che Arturo Lorenzoni può vantare la sua migliore performance, ergendosi fino a quota 23,65%. Quanto agli altri centri maggiori, a Conegliano Zaia incassa il 75% (19 seggi su 35), (a Mogliano il 71,3 (20 su 30), a Montebelluna il 78,7% (28 su 28), a Vittorio Veneto il 73 (solo una sezione mancante). Detto di Treviso, Lorenzoni si difende anche nella parte meridionale della Marca, confermandone una tradizione di orientamento più progressista: 19,7% a Mogliano Veneto (con un 3,83% per il portabandiera dei Cinque Stelle, Enrico Cappelletti, tra i migliori risultati da lui totalizzati in provincia) e due punti in meno nella vicina Preganziol. Ultima curiosità: nella sua Roncade, dove è stata sindaco per un decennio, non hanno dimenticato Simonetta Rubinato: poco meno di 12,4 elettori su cento barrano il suo nome sulla scheda (in tutta la provincia l'ha fatto l'1,05%), secondo miglior aspirante presidente, alle spalle ovviamente dell'inarrivabile Luca Zaia al 76,1%. A S. Lucia di Piave Antonio Guadagnini (Partito dei Veneti) al 12,97%: effetto Szsumski. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino