Opitergino e Mottense sono la roccaforte di Zaia: a Mansuè il governatore supera il 90%

Martedì 22 Settembre 2020 di Mattia Zanardo
Opitergino e Mottense sono la roccaforte di Zaia: a Mansuè il governatore supera il 90%
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TREVISO - La Marca si conferma roccaforte di Luca Zaia, e si sapeva: dai suoi concittadini il governatore ottiene oltre sei punti di consensi personali in più rispetto a quelli attribuitigli in media dai veneti, non certo ingenerosi nei suoi confronti. Ma qual è la vera capitale dello Zaialand? Mansuè, Sinistra Piave, al confine con la provincia di Pordenone: in questa cittadina terra di mobilifici e con una delle comunità di immigrati, specie provenienti dall'Est Europa e ben integrati nel tessuto sociale, più numerose del trevigiano, oltre nove elettori su dieci hanno (ri)dato la loro fiducia a colui che ha guidato il Veneto negli ultimi dieci anni e si appresta a mantenerne il timone anche per il prossimo lustro. In questo comune, a scrutinio terminato in tutte e quattro le sezioni, Zaia può vantare un 90,02 per cento da far impallidire le proverbiali elezioni bulgare.

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E a riprova del successo, la lista con il suo nome raccoglie ben il 68% delle indicazioni. Non stupisce quindi che qui il principale sfidante della vigilia, il portacolori della coalizione del centrosinistra debba accontentarsi appena del 5,85% (più di dieci punti sotto la media regionale). Ma è tutto il comprensorio Opitergino-Mottense a tributare al politico trevigiano poco meno di un plebiscito: a Gorgo al Monticano hanno scelto di riconfermare in pompa magna l'attuale vertice del Veneto 89,7 elettori su cento che si sono recati alle urne; Ormelle e Fontanelle si fermano rispettivamente a 89,3 e a 88,9; a Motta di Livenza 85,15, a Meduna si supera di poco l'84%, nel centro principale Oderzo lieve ritocco al ribasso all'82,7. I cittadini di Mansuè premiano l'alfiere della Lega veneta ancor più degli abitanti del suo comune: a Godega Sant'Urbano, dove è nato, Zaia sfiora l'83,7 per cento dei consensi. 

IL CRUCCIO
Le note meno splendenti (si fa per dire) per il governatore, invece, un po' a sorpresa arrivano dalla fascia opposta della provincia: a Castelfranco Veneto, Luca Zaia raccoglie il 69,14% dei suffragi totali. Un risultato che farebbe la felicità di qualsiasi altro candidato, ma che in questa particolare circostanza rischia di collocarsi nettamente sotto media, a meno di una improvvisa inversione di direzione nelle sezioni elettorali ancora mancanti all'appello (finora hanno terminato le operazioni 18 su 32). Un segnale di attenzione anche per il sindaco Stefano Marcon, candidato a succedere a se stesso (nella città del Giorgione, infatti, si vota anche per rinnovare l'amministrazione municipale)? Si saprà oggi quando comincerà lo spoglio per le comunali. La velocità ridotta, peraltro, sembra prerogativa solo del capoluogo castellano: nel circondario le percentuali tornano quelle abituali, ben sopra l'80 per cento ad esempio a Resana, Vedelago, Castello di Godego. E più fredda (sempre, beninteso, in proporzione al successo complessivo) si dimostra anche Treviso: nel capoluogo il governatore ottiene il 68,3 per cento dei voti, ma va precisato che qui lo scrutinio procede con maggior ritardo, con meno di un terzo delle sezioni che hanno comunicato l'esito alle soglie della mezzanotte e dunque con i valori complessivi ancora suscettibili di alcuni scostamenti.

GLI ALTRI
E non a caso è proprio nel comune più popoloso provincia che Arturo Lorenzoni può vantare la sua migliore performance, ergendosi fino a quota 23,65%. Quanto agli altri centri maggiori, a Conegliano Zaia incassa il 75% (19 seggi su 35), (a Mogliano il 71,3 (20 su 30), a Montebelluna il 78,7% (28 su 28), a Vittorio Veneto il 73 (solo una sezione mancante). Detto di Treviso, Lorenzoni si difende anche nella parte meridionale della Marca, confermandone una tradizione di orientamento più progressista: 19,7% a Mogliano Veneto (con un 3,83% per il portabandiera dei Cinque Stelle, Enrico Cappelletti, tra i migliori risultati da lui totalizzati in provincia) e due punti in meno nella vicina Preganziol. Ultima curiosità: nella sua Roncade, dove è stata sindaco per un decennio, non hanno dimenticato Simonetta Rubinato: poco meno di 12,4 elettori su cento barrano il suo nome sulla scheda (in tutta la provincia l'ha fatto l'1,05%), secondo miglior aspirante presidente, alle spalle ovviamente dell'inarrivabile Luca Zaia al 76,1%. A S. Lucia di Piave Antonio Guadagnini (Partito dei Veneti) al 12,97%: effetto Szsumski.
Ultimo aggiornamento: 23 Settembre, 09:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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