Zaia: «Voto in Regione sul referendum elettorale, una consigliera ha frainteso»

Zaia: «Voto in Regione sul referendum elettorale, una consigliera ha frainteso»
«Non ho seguito questo percorso, perché è compito del Consiglio. E il tema è dibattuto, perché tecnicamente sembra che ci voglia una maggioranza...

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«Non ho seguito questo percorso, perché è compito del Consiglio. E il tema è dibattuto, perché tecnicamente sembra che ci voglia una maggioranza qualificata e quindi c'è un voto che balla. Ma ricordo che 7.000 volte la maggioranza in Consiglio ha tenuto e solo due volte è andata sotto, compreso ieri, quando comunque c'è stata la maggioranza dei presenti e ritengo che si sia trattato solo di un incidente di percorso, di un fraintendimento nelle tempistiche con la consigliera Brescacin». Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha glissato così sulla mancata approvazione da parte del Consiglio regionale veneto alla modifica del referendum elettorale. «Ricordo anche che - ha aggiunto - non stiamo parlando di un provvedimento in Regione, ma della legge nazionale, che chiediamo sia modificata in maniera sacrosanta, andando alle elezioni anticipate. E non salterà a causa del Veneto, perché  basta l'ok di 5 Regioni su otto. Noi comunque invieremo la nostra delibera, perché riteniamo che possa comunque essere presa in considerazione, come mi ha detto il presidente Ciambetti».


Secondo Zaia «è chiaro che la partita è stata lanciata dalla Lega, ma non aprirei un caso politico. Lo si faccia, nel caso, piuttosto sulle Olimpiadi, sulla Pedemontana, sui pfas. Evidentemente, visto che non si possono fare polemiche su una Amministrazione come la nostra, si aggrappano a queste cose, per farle. E non si dica che mancava il mio voto: il numero di consiglieri c'era, ma una brava consigliera non è riuscita a votare, lo ripeto, solo per un misunderstanding». 
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Il Gazzettino