CHIOGGIA - Perdite milionarie per il settore delle vongole. La massa di fango e detriti trascinati a mare dalla recente piena dell'Adige e del Brenta potrebbe aver quasi...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«SITUAZIONE GRAVISSIMA»
La situazione sta a cuore anche alla consigliera regionale chioggiotta Erika Baldin, del Movimento 5 stelle. «Il maltempo osserva - non ha prodotto danni e problemi solamente in montagna. Il settore delle vongole ha subìto un contraccolpo fortissimo. Sono in contatto con gli operatori del settore Temiano che la perdita possa sfiorare l'80 per cento della produzione. La situazione è talmente grave che, al momento, nessuno è in grado di azzardare stime definitive. L'unica certezza è che il novellame seminato nel luglio scorso, in vista delle vendite natalizie, è andato quasi interamente perduto. La politica ha il dovere di intervenire. Confido nell'adozione di un provvedimento che possa contenere, nella maggior misura possibile, le ricadute negative sulla pesca delle vongole».
Come ricorda Stival, si tratta di un comparto cui va riconosciuto il merito d'aver reintrodotto, a proprie spese, con metodi scientifici, le vongole di mare lungo tutta la fascia costiera. Un tempo abbondantissime, tra il 2009 ed il 2012, erano praticamente sparite. Nel 2010, probabilmente a causa dell'eccessivo sforzo di pesca in concomitanza coi lavori del Mose, la produzione di lupini fu di appena 494 tonnellate, a fronte delle oltre duemila del 2007. Pian piano la produzione risalì la china, ma ora rischia di nuovo il tracollo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino