​Vittima di un pedofilo quando era ​bimbo: a 23 anni accoltella il presunto "orco"

Vittima di un pedofilo quando era bimbo: a 23 anni accoltella il presunto "orco"
PORDENONE - La vittima di alcuni episodi di pedofilia, subiti quando era ancora minorenne, ha accoltellato, la notte scorsa, il presunto "orco": l'episodio è...

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PORDENONE - La vittima di alcuni episodi di pedofilia, subiti quando era ancora minorenne, ha accoltellato, la notte scorsa, il presunto "orco": l'episodio è avvenuto poco dopo mezzanotte, a San Vito al Tagliamento (Pordenone). Il ferito, che ha 48 anni, è stato sottoposto a un intervento chirurgico di urgenza finalizzato a fermare una vasta emorragia. Successivamente il professionista ha subito un secondo intervento al temine del quale il quadro clinico - hanno riferito i sanitari dell'ospedale di San Vito al Tagliamento, dove è ricoverato - sembra essersi stabilizzato. La prognosi resta strettamente riservata. L'aggressore, che ha 23 anni, è stato immediatamente fermato dai Carabinieri, ai quali si è costituito un'ora dopo l'accoltellamento.


La persona in fin di vita per essere stata accoltellata  è un medico, ex allenatore di calcio giovanile. Il professionista - stando a quanto trapelato finora - alcuni anni fa aveva dato ospitalità al ragazzo, fino a quando la madre del giovane lo aveva accusato di episodi di molestie sessuali verso il figlio. Il processo nei confronti del medico, che ha sempre respinto le accuse, anche nel periodo in cui, la scorsa primavera, era finito agli arresti domiciliari, è tuttora in corso. Durante i domiciliari l'uomo era stato sospeso in via cautelare dalla direzione dell'Azienda per l'assistenza sanitaria di Pordenone. Il provvedimento di sospensione, però, fu reso inefficace dalle disposizioni del giudice che consentì al medico di svolgere la propria attività professionale seppure nel regime di arresti domiciliari. Alcune settimane più tardi il medesimo giudice aveva revocato le restrizioni della libertà personale in attesa del processo. 


Le indagini sono state coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia, che si occupa delle indagini relative all'adescamento di minori via internet. Nei computer del professionista, a casa e al lavoro, erano state trovate immagini pedopornografiche di cui, però, l'uomo aveva sempre negato la paternità.
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Il Gazzettino