Lo splendore del lago di Raibl visto dalle alte vette dei suoi monti

Il lago di Raibl visto delle vette dei monti
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TARVISIO (Udine) - Meraviglioso, in tutte le stagioni, il lago di Raibl, il piccolo specchio d'acqua che d'inverno diventa una lastra ghiacciata e che d'estate è meta di tanti amati delle escursioni e della camminate, anche solo per una breve sosta sulle sue rive, anche per chi scende in moto o in auto da Sella Nevea. Noto anche come il lago di Cave del Predil, si staglia, come un gioiello, al poca distanza dal confine con la Slovenia e, visto dall'alto, da chi raggiunge le vette dei monti che lo "coccolano", è ancora più suggestivo. Da qui si può scorgere anche il piccolo paesino di Cave, che prende il nome dalle miniere, non più attive, ma visitabili, per il primo tratto. Il borgo minerario racconta la sua storia con un museo tutto dedicato alla cavità, con i suoi misteri e i racconti di chi ci lavorò per decenni; racconta la storia di un lungo tunnel che finiva nell'attuale Slovenia, usato anche ai tempi della guerra. Le attività di estrazione risalgono all'anno 1000 e si sono concluse solo alcuni anni fa.


Il nome originario del paesino e del lago è "Raibl", dal Rabil sloveno; altri lo fanno derivare da un antico proprietario del XV secolo di nome Rabel. Dopo la conquista italiana di questo territorio nel 1918, l'area è stata chiamata Cave del Predil.
 
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Il Gazzettino