Tutti a ballare senza la mascherina a Villa Barbieri: il video postato su Instagram

I ragazzi a villa Barbieri in un video
PADOVA - Tutti sotto i gazebo senza mascherine a ballare, vicini vicini. È quel che si vede in un video registrato la sera di sabato a Villa Barbieri, a Padova, diffuso su...

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PADOVA - Tutti sotto i gazebo senza mascherine a ballare, vicini vicini. È quel che si vede in un video registrato la sera di sabato a Villa Barbieri, a Padova, diffuso su Instagram. Decine e decine di avventori assembrati, almeno in quegli istanti immortalati dal video prima all'1.13 e poi alle 2.35 di notte. I gestori del locale di via Venezuela, pronto ormai a chiudere i battenti, esaurita la stagione estiva, assicurano che la pista è chiusa e che non è consentito ballare. Ma le immagini rivelano che, nonostante la precauzione, i giovani clienti hanno trovato lo stesso lo spazio per scatenarsi al ritmo di musica.


«Guardando il video non mi sembra stiano ballando. Stanno come quelli che ogni giorno sono in piazza dei Signori, oppure allo stadio, o all'Arena di Verona. Credo sia finito il momento delle inutili polemiche e si debba avere un atteggiamento costruttivo ed affrontare seriamente la riapertura delle sole attività ancora ferme», commenta Andrea Massaggia, co-gestore di Villa Barbieri. «La pista è chiusa, transennata. Non abbiamo installato l'impianto di diffusione dedicato. La musica trasmessa è poco più potente di un impianto casalingo - continua - Impossibile quindi ballare se non talvolta alzandosi in piedi e rimanendo al tavolo».


«La settimana scorsa - sottolinea Massaggia - con un ristretto gruppo di colleghi siamo stati a Roma a colloquio con il sottosegretario Sileri. Una discussione franca sulle possibilità di riapertura dei locali di intrattenimento visti i dati sulle vaccinazioni ed il green pass. Anche lui è d'accordo, ne deve discutere a breve il Comitato tecnico scientifico. Se si parla com'è giusto di riaperture totali o quasi di cinema e teatri, non vedo perché con la stessa procedura non possono aprire le discoteche. Un'altra stagione senza lavorare sarebbe devastante».


A tal proposito interviene Filippo Segato, segretario dell'Appe: «È sicuramente complicato controllare minuto per minuto centinaia di persone. Ma va detto che la legge è chiara: ballare non si può. Mi metto nei panni degli esercenti e immagino le difficoltà di gestire queste serate. D'altro canto i clienti ne approfittano proprio di queste ultime serate della stagione estiva per festeggiare, sapendo bene che le discoteche rimarranno chiuse. E questa è la dimostrazione che impedire ai locali idonei di aprire non fa passare la voglia alla gente di ballare. Per questo sarebbe il caso di riaprire, invece, le discoteche».


Segato evidenzia: «Escono questi video, che immortalano magari pochi istanti in cui sembra non ci sia controllo, ma poi ci sono vari party e feste in ville private oppure i rave, dove non si rispetta davvero alcuna regola. Questo a differenza delle discoteche che devono superare la commissione di vigilanza, tutte le regole di pubblica sicurezza, assumere personale formato specificatamente per gestire le situazioni di pericolo». È tutta l'estate che si susseguono situazioni simili nelle varie feste all'aria aperta organizzate a Padova: dal Pride Village allo Sherwood Festival, dalla festa di chiusura delle Staffe la settimana scorsa, alle lamentele dei residenti di Ponte di Brenta per il caos a Villa Italia. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino