Ragazza va dai Cc: «C'ero anch'io» Beccati i vandali di San Marco: sono 4 studenti. Zaia: «Alla gogna»

VENEZIA -  I carabinieri hanno già beccato i vandali che hanno imbrattato con vernice rossa il Leoncino del Settecento in Piazzetta dei leoncini accanto alla...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VENEZIA -  I carabinieri hanno già beccato i vandali che hanno imbrattato con vernice rossa il Leoncino del Settecento in Piazzetta dei leoncini accanto alla Basilica di San Marco. Sono quattro universitari, tre ragazzi iscritti all'Accademia delle Belle Arti, e una ragazza. Non veneziani. Sono stati denunciati per danneggiamento e imbrattamento o deturpamento aggravato di cose altrui


Il governatore del Veneto, Luca Zaia, si complimenta: «Bravi i Carabinieri che hanno fatto presto e bene. Era molto significativo assicurare alla giustizia questi quattro incivili, perché Venezia è unica al mondo e merita un rispetto di pari importanza». «Meritano una punizione severa - aggiunge Zaia - che sia il massimo consentito dalla legge, ma anche di essere esposti in qualche modo al pubblico ludibrio, perché abbiano modo di vergognarsi al punto giusto».

A permettere ai carabinieri di risolvere il caso a tempo di record, è stata la "crisi di coscienza" della ragazza. Nel primo pomeriggio di oggi, domenica 30 settembre, si è presentata alla Stazione Carabinieri di San Marco ammettendo, presa dal rimorso, di essere stata testimone dell'imbrattamento del Leoncino, avvenuto nella notte tra venerdì e sabato, da parte di due ragazzi, che conosceva a malapena. Grazie a questi dettagli, i militari sono riusciti in breve a risalire all'identificazione sia dei due ragazzi, che si trovavano ancora a Venezia, sia della seconda ragazza, che era partita per la provincia di Trento.

La polizia locale ha provveduto alla raccolta delle immagini di videosorveglianza presenti in città, anche di privati, fondamentali per la prima identificazione del quartetto. I quattro, dei quali si stanno vagliando le singole posizioni, verranno denunciati all'autorità giudiziaria lagunare.


 Un disegno di un bambino con in mano due palloncini, con sopra la scritta «mi state uccidendo», scritto presumibilmente con la medesima vernice rossa, è stato scoperto poco lontano.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino