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LA CONVENZIONE E LO SCONTO
Ma la Commissione di ieri mattina, l'ultima delle sei in programma prima che martedì il provvedimento approdi all'esame del Consiglio comunale, ha visto l'annuncio da parte dell'assessore comunale al Bilancio, Michele Zuin, di un emendamento di Giunta che permetterà ad ogni struttura di locazione turistica del Veneto (non solo ad alberghi o b&b) di accreditarsi con il Comune di Venezia e ottenere uno sconto del 50% sull'accesso a Venezia per i propri clienti. Per ottenere la convenzione, farà fede la «natura imprenditoriale» dell'attività di locazione. Per lo sconto, la struttura interessata dovrà impegnarsi a informare i clienti sulla fragilità di Venezia e sul rispetto: in pratica uno sconto anti-ciabattoni.
«L'aver allargato la possibilità di accreditamento a chiunque fa dell'accoglienza dei turisti un'attività imprenditoriale ci permette di controllare i flussi e di contrastare l'abusivismo di chi mette a disposizione le proprie case - spiega Zuin - Le convenzioni partiranno dal 2020 e permetteranno uno sconto del 50% sul contributo d'accesso, a parte nei periodi di bassa stagione, quando si paga 3 euro. Ma varranno invece nei giorni da bollino nero, quando un escursionista verserà 10 euro per visitare Venezia. Nessuna convenzioni o riduzione per il 2019 che sarà di prova con un ingresso a 3 euro».
GLI AMICI
Pagheranno, invece, le persone residenti fuori dal Veneto invitati da un veneziano in casa propria, anche in occasione di cerimonie e matrimoni. E funerali: «Escludere dal contributo gli amici dal pagamento del contributo d'accesso non risponde né ad un criterio di ragionevolezza né alla parità di trattamento con i cittadini residenti in altre regioni. È un problema, questo, di cui deve farsi carico l'invitato, non il veneziano», ha spiegato l'avvocato Canalini ai rappresentanti dei Cinque Stelle che avevano sollevato la questione in aula.
Nicola Munaro
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Il Gazzettino