Filma il barchino jet, il pilota torna indietro e le butta la telecamera in acqua

Filma il barchino jet, il pilota torna indietro e le butta la telecamera in acqua
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VENEZIA - Quando si è accorto che la donna che aveva appena superato in barca lo stava riprendendo, è tornato indietro e le ha buttato la fotocamera in acqua. Un gesto aggressivo, di intolleranza, che dimostra quanta tensione vi sia attorno al tema della velocità nei rii in laguna, soprattutto dopo l'incidente di venerdì notte in cui hanno perso la vita i due pescatori sessantenni di Castello. Mercoledì pomeriggio, verso le 16.30, una veneziana sui quarantanni sta attraversando i rii vicino alla fondamenta della Misericordia, a Cannaregio, a bordo di un motoscafo, quando viene superata velocemente da un un cofano in vetroresina, pilotato da un uomo di 43 anni, veneziano anche lui. La  manovra del cofano viene considerata azzardata e la velocità troppo elevata per quel rio, così la donna tira fuori una fotocamera e riprende la barca che si allontana per documentare l'accaduto e la velocità del cofano, con tanto di targa. Il veneziano però, si accorge che la donna lo sta riprendendo, e non reagisce bene.

REAZIONE AGGRESSIVAIl 4eenne decide di fare dietrofront con il suo cofano, e torna vicino all'imbarcazione della donna, con questa che sta ancora riprendendo la scena. Arrivato all'altezza giusta, afferra con forza la fotocamera e gliela toglie dalle mani, per poi gettarla in acqua, nel rio. E si allontana dopo una serie di improperi. La donna a questo punto chiama la polizia e sul posto intervengono una pattuglia delle Volanti e i sommozzatori dei vigili del fuoco che si immergono nel rio alla ricerca della fotocamera.

IL RECUPEROI sommozzatori riescono a riportare a galla la fotocamera della veneziana. Ora bisognerà capire se funziona ancora, e se c'è un filmato dell'accaduto. Nonostante il tentativo aggressivo del 43enne di far sparire ogni traccia, la donna è comunque riuscita a ricordarsi la targa dell'imbarcazione che l'ha superata, e i poliziotti sono già riusciti a risalire all'identità del proprietario del cofano che ora rischia di finire nei guai, e non solo per la velocità a cui viaggiava. Dopo l'ultimo incidente mortale, quello di venerdì, si è infatti aperto un dibattito sull'inasprimento delle sanzioni per le sbruffonate in barca, che in alcuni casi possono costare delle vite. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino