Daniele Vio, tassista e padre di tre gemelli stroncato da malore a 44 anni

Daniele Vio, 44 anni, con la moglie e i figli
VENEZIA - Aveva appena portato i bambini a scuola. Poi, rientrata a casa, lo aveva cercato per un bacio. Il suo compagno, però, non poteva risponderle: Daniele Vio, 44...

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VENEZIA - Aveva appena portato i bambini a scuola. Poi, rientrata a casa, lo aveva cercato per un bacio. Il suo compagno, però, non poteva risponderle: Daniele Vio, 44 anni, era a terra, privo di sensi. Portato d’urgenza in ospedale, l’uomo, padre di tre gemelli di sei anni, ha lottato duramente tra la vita e la morte per due settimane. Sabato, però, il suo cuore ha smesso di battere.  Vio abitava con la compagna, Giorgia Perale, a Favaro. Nel 2013 erano nati i loro tre bambini, due femmine e un maschietto. Lui, originario di Venezia, tra Murano e Castello, aveva deciso di trasferirsi in terraferma. Insieme avevano da poco comprato casa e, lentamente, la stavano ristrutturando. I tre bambini avevano iniziato la prima elementare e frequentavano la parrocchia. Don Massimiliano Causin, sacerdote alla parrocchia di San Pietro Apostolo di Favaro, che era molto legato alla famiglia, celebrerà il funerale, domani mattina alle 11 in chiesa a Murano, dove vivono i genitori di Daniele .

TRAGEDIA IMPROVVISA
L’uomo lavorava da una quindicina d’anni come tassista acqueo, vicepresidente della cooperativa Fondamenta Nuove (associata alla Venezia Taxi). Vio non aveva mai avuto particolari problemi di salute: l’emorragia l’ha colpito all’improvviso, come spesso accade quando si manifesta questa particolare patologia. Il personale medico dell’Angelo ha tentato di tutto per salvarlo, prima stabilizzandolo e poi cercando di strapparlo al suo destino. Le sue condizioni, però, erano disperate. Quando è arrivato in ospedale, il suo quadro clinico era già gravemente compromesso. 
La notizia della sua morte, sabato, è arrivata come una bomba in parrocchia: la comunità di Favaro è ancora sotto choc.
«SARAI ORGOGLIOSO DI NOI»
La famiglia di Daniele ha acconsentito alla donazione degli organi. Un gesto generoso che, nel dramma, potrà dare speranza ad altre persone. Vio, tra le tante passioni che aveva, adorava la caccia e la pesca. Sopra a tutto, però, c’era la sua famiglia: tanti i messaggi di solidarietà arrivati in questi giorni da parte di amici e conoscenti. Anche la politica ha voluto esprimere il cordoglio della comunità, dal presidente della Municipalità Marco Bellato all’assessore Renato Boraso. «Una tragedia immensa, che ha strappato a tra bambini il loro papà - aggiunge l’assessore - siamo vicini al dolore della famiglia di Daniele». Sulla bacheca di Facebook di Giorgia, numerosi messaggi di condoglianze: la morte di Daniele non è passata inosservata nemmeno qui. 
«La mia forza sono le meravigliose creature che abbiamo messo al mondo - la risposta in un post di Giorgia - e per le quali andrò avanti sempre col sorriso e li farò risplendere come meritano i figli di un grande uomo come Lele. Sono stata fortunata ad averlo accanto e lo renderò sempre orgoglioso di noi».

Davide Tamiello
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Il Gazzettino