DOLO - Negli anni, nell’ambiente, si era meritato un soprannome poco lusinghiero: “La vuota scatola d'oro”. Perché Veneto City, il progetto più...
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Cala il sipario, dunque, su un’opera su cui a un certo punto avevano creduto proprio tutti: Regione, Provincia (all’epoca non c’era la Città Metropolitana), Comuni e privati. Che il progetto sarebbe finito nel dimenticatoio però era ormai chiaro da tempo. Tre anni fa, con la morte del padre putativo di Veneto City, l’ingegnere padovano Luigi Endrizzi, scomparso a 74 anni per un malore durante una battuta di caccia in Crimea, il tramonto di quella Milano 2 rivierasca era diventato ben più di un sospetto. Nella visione dell’ingegnere, doveva diventare un centro servizi per le imprese venete, una specie di show room permanente, dedicato a innovazione, marketing e analisi di nuovi mercati. Il perno del complesso doveva essere una torre telematica alta 150 metri con un ristorante panoramico all’ultimo piano. Per realizzare il suo sogno, Endrizzi si era rivolto a un archistar di livello internazionale, Mario Cucinella, che ne aveva disegnato i contorni: una smart city green, una splendida cattedrale nel deserto di 51 ettari, con parcheggi per 37mila auto (e 14mila posti di lavoro stimati).
Un progetto che, per le sue dimensioni e ambizioni, non poteva non entrare nelle mire di chi, in quegli anni, aveva una certa tendenza a mettere la pezza sulle grandi opere venete: la cricca del Mose, l’ex ad di Mantovani Piergiorgio Baita in particolare, aveva messo gli occhi su Veneto City, deciso a entrare nella partita, come è emerso dalle intercettazione uscite 4 anni fa durante il processo. Brogliacci catalogati dalla procura tra gli omissis perché “penalmente irrilevanti”, ma che confermarono che Baita, nel dicembre 2011, a accordo di programma appena firmato, avesse chiesto ai suoi di indagare perché intenzionato a formulare “un’offerta significativa”. Le loro strade, però, non fecero in tempo a incrociarsi: Veneto City si arenò nel limbo e Baita (per le note vicende giudiziarie che portarono poi allo scandalo Mose) venne arrestato. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino