BOLZANO - Una grossa valanga si è staccata da Monte Nevoso in Valle Aurinain tarda mattinata. Un gruppo di scialpinisti, una quindicina, che si stava dirigendo verso...
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La conta dei morti è drammatica: sono sei: cinque altoatesini della Val Pusteria ed un austriaco. Tra le vittime c'è una donna. Nel bilancio c'è anche un ferito. Dopo le ricerche non ci sarebbero dispersi. Altri otto alpinisti sono stati recuperati illesi. I soccorritori hanno riferito che alcune persone sono riuscite a riemergere con i propri mezzi dalla neve.
Sul posto della disgrazia c'è stato un grande dispiegamento di mezzi di soccorso: sul posto hanno operato cento uomini delle varie organizzazioni di soccorso in montagna, coadiuvati da quattro elicotteri.
Tra le persone soccorse, estratte dalla valanga, c'è anche una turista austriaca, sbarcata da uno degli elicotteri che fanno la spola tra il campo sportivo di Riva di Tures e il luogo della disgrazia. La donna appare scioccata e viene accompagnata verso un albergo poco distante, dove riceverà assistenza psicologica dagli operatori della Protezione civile altoatesina.
L'enorme valanga - stando a quanto riferiscono i soccorritori il fronte è di 150 metri, la lunghezza della valanga di 300 metri - si è staccata alle ore 11.15 a oltre 3.000 metri. Il Monte Nevoso (3.358 metri), per altezza, è la seconda cima nel gruppo delle Vedrette di Ries, lungo la linea di confine tra l'Italia e l'Austria. Il pericolo valanghe attualmente è marcato (grado 3 di 5) con tendenza in aumento nel corso della giornata.
"Raramente ci siamo trovati a gestire un intervento di soccorso di questa entità e di questa portata". Lo dice Rafael Kostner alla guida di Aiut Alpin impegnato nei soccorsi sulla valanga della Valle Aurina. "I soccorsi - ha detto Kostner - sono estremamente difficili a causa dell'alta quota della disgrazia. Gli elicotteri hanno difficoltà a salire in sicurezza oltre i 3 mila metri. Perciò si vola con pochissimo carburante e tutta l'attrezzatura superflua viene lasciata a terra". L'ultima parte del volo parte dal campo sportivo di Riva di Tures, dove è stata potata una cisterna con il carburante necessario agli elicotteri che fanno la spola con il luogo dell'incidente. Man mano si carca soltanto la quantità necessaria per salire in quota. Mentre all'andata vengono portati su soccorritori e cani da valanga, al ritorno gli elicotteri vengono caricati con le salme delle vittime e con i feriti. La vallata è percorsa da autolettighe che salgono e che scendono con le sirene spiegate. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino