ROVIGO - In Polesine sono 1.052, in Veneto 73.812. Sono i minori non vaccinati tra gli 0-16 anni che non hanno ancora provveduto all'assunzione dei dieci vaccini obbligatori...
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VACCINI OBBLIGATORIDieci sono le profilassi a cui ogni bambino e ragazzo tra gli 0-16 anni deve attenersi: l'anti-poliomielitica, l'antidifterica, l'antitetanica, l'antiepatite B, l'anti-pertosse, l'anti-Haemophilus influenzae b, l'anti-morbillo, l'anti-rosolia, l'anti-parotite, l'anti-varicella.
I NUMERIA febbraio, in Polesine, coloro che non si erano ancora sottoposti alle vaccinazioni erano 2.680 di cui 232 di età compresa 0-3 anni, 364 tra i 4-6 anni, 2084 tra i 7-16 anni. A fine luglio, i numeri si sono ridotti e coloro che non sono ancora in regola sono 1.052, di cui 182 completamente inadempienti e 870 che hanno preso appuntamento, ma non hanno ancora iniziato l'iter. Le sanzioni scattano sia per gli uni che per gli altri. Il capoluogo polesano tuttavia non ha un alto numero di non vaccinati rispetto alle indicazioni delle altre Asl della Regione. Come si evince, infatti, numeri ben diversi si riscontrano all'Usl scaligera con 16.564 non vaccinata, cui seguono l'Usl Marca Trevigiana con 13.498 e l'Usl Euganea con 12.932. La Pedemontana segnala 7.955 casi, la Berica 7.010 e la Serenissima 6.750.Infine l'Usl Dolomiti segna 4.441 persone e l'Usl Veneto orientale 1.982.
BUON RISULTATO«Qualche anno fa siamo pariti con grosse resistenze e diffidenze, trovando un terreno per niente facile - dichiara il direttore dell'Ulss 5 Antonio Compostella - Oggi, invece, possiamo guadare a questi numeri con grande soddisfazione, merito dell'immenso e certosino lavoro portato avanti con dedizione e professionalità dal settore igiene e, in particolare modo dalla dottoressa Giovanna Casale che ha provveduto a chiamare personalmente le famiglie, informandole, instaurando un rapporto di fiducia reciproca. Importanti sono state le nostre campagne di comunicazione e informazione oltre all'ampliamento dell'offerta del servizio di vaccinazione. Abbiamo infatti potenziato gli orari e la disponibilità degli ambulatori in modo da dare l'opportunità a tutti di procedere alle vaccinazioni, nei tempi necessari e incontrando le esigenze delle famiglie che lavorano o che hanno diversi impegni durante la settimana. Rimangono ancora alcuni casi. Il lavoro non è finito. Procederemo contattando tutti coloro che non si sono ancora sottoposti alle vaccinazioni, invitandoli, uno ad uno ad adempiere all'obbligo di legge, che tutela la propria salute e quella altrui - prosegue Compostella - Ringrazio per la collaborazione anche tutti i dirigenti e istituiti scolastici con cui collaboriamo per migliorare e ottimizzare il servizio e il rispetto della legge».
Alice Sponton Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino