Vaccini, 72mila prenotazioni: la prima dose a metà dei padovani

Vaccini, 72mila prenotazioni: la prima dose a metà dei padovani
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PADOVA - Questa settimana il territorio dell’Ulss 6 Euganea raggiungerà la metà del numero di persone fissato come obiettivo dalla Regione per i vaccini. Nei report regionali questo viene indicato in 800.250, escludendo la popolazione dai 16 anni in giù per la quale il vaccino non esiste ancora. Ebbene sabato si è raggiunta la quota di 374.618 persone alle quali è stata fatta almeno una prima dose. Ma un quarto fra loro ha già ricevuto anche la seconda. Ieri fra i distretti, i medici di famiglia e soprattutto la Fiera dove nei due padiglioni sono state vaccinate 4mila persone se ne sono aggiunte altre 6mila. Al ritmo di un giorno feriale con circa 8mila iniezioni al giorno non ci vorrà molto per dire che in questa settimana una persona su due che è nel target dei raggiungibili avrà avuto almeno una dose.


I NUMERI
Questa settimana fino a mercoledì saranno ancora i sessantenni i protagonisti, sono 115mila coloro che hanno diritto al vaccino. Ma da giovedì gli ultimi sessantenni saranno affiancati dai primi cinquantenni.
Parte dal 13 maggio infatti la campagna rivolta alla fetta più numerosa della popolazione, parliamo di 155mila persone della fascia 50-59 anni. Sono quelli che hanno dato l’assalto alle prenotazioni la scorsa settimana aggiudicandosi fino al 9 giugno le 56 mila dosi che erano in palio. Con le prenotazioni che erano già in essere, da oggi al 9 giugno sono 72mila i prenotati. Ovviamente non appena l’Ulss 6 sarà certa di ulteriori arrivi le prenotazioni saranno riaperte. Infatti sono in arrivo partite massicce di flaconi e le autorità sanitarie non vogliono trovarsi senza persone a cui inocularle.


ASTRAZENECA
Fra tanti dettagli ce n’è uno che merita attenzione. Dal 17 maggio partirà il richiamo per la seconda dose a tutti quegli insegnanti e membri delle forze dell’ordine che hanno fatto Astrazeneca tre mesi fa, circa 15mila persone. Come si ricorderà la vaccinazione era stata interrotta tanto che solo 9mila insegnanti avevano fatto la prima dose. Il resto ora dovrà attendere la propria classe di età, ma non prenderà Astrazeneca. Un tipo di vaccino questo che andrà a diminuire sempre di più perchè una volta terminati anche i sessantenni l’obbligo è di vaccinare con Pfizer o Moderna. 


LA COPERTURA
Per quanto riguarda il ritmo di vaccinazione seguendo i dettami del governo in questi giorni e nei prossimi chi riceve Pfizer, quello più usato, dovrà ripresentarsi nel corso della sesta settimana, ovvero dopo che ne sono passate cinque per intero. Se le forniture dovessero stabilizzarsi le previsioni sono di concludere per intero il target della popolazione per la fine di agosto. In quel caso dovrebbero essere vaccinati anche i giovani dai 18 ai 16 anni che in questo modo inizierebbero l’anno scolastico già con la copertura.


LA CAMPAGNA 
Numeri importanti: il 30 aprile vaccinate 9mila persone, record, l’altro ieri 8.552. Al “vecchio” padiglione 6 aperto dall’Ulss 6 che ha 20 linee vaccinali estendibili a 25, si è aggiunto il padiglione 8 gestito dall’Azienda ospedaliera con altre 20 linee estendibili a 40. Un potenziale da 600 dosi all’ora, 6mila in una giornata. Ieri grandi protagoniste le mamme vaccinatrici. Alessia Tognetto 33 anni lavora al Dipartimento di prevenzione. Era in servizio anche se a casa l’attendevano il figlio Davide, un anno e mezzo, con il papà. «Si fa tanto sacrificio ma sono anche un medico» ci ha detto decisa.


IL BILANCIO


Appena 66 i nuovi casi rilevati nelle ultime 24 ore, con 3.391 ancora positivi. I pazienti negli ospedali sono sempre più in diminuzione: 122 con 28 in terapia intensiva. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino