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TREVISO - Aria condizionata, ridistribuzione dei nuovi appuntamenti e centri aperti fino a mezzanotte. Scatta il piano estivo per le vaccinazioni anti-Covid. A fine luglio verrà superata la prima soglia per l'immunità di gregge nella Marca. Stando alle prenotazioni, si arriverà a una copertura del 68% tra i quasi 800mila trevigiani con più di 12 anni. Oltre ai primi 300mila, nei prossimi due mesi verranno sottoposti all'iniezione altri 250mila cittadini, più i richiami. L'imperativo è evitare di lasciarli in coda sotto al sole o in centri vaccinali senza aria condizionata. Tra il caldo, le mascherine sul volto e un po' di emozione, si teme pure che possano esserci degli svenimenti. «Stiamo affrontando il problema», conferma Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl.
LE CERTEZZE
Si parte da due certezze: il maxi centro vaccinale dell'ex Maber a Villorba e quello del palasport di Ponte di Piave sono dotati di aria condizionata. Non a caso l'Usl ha fatto le corse per allestirli prima dell'estate, lasciando le sedi del Bocciodromo di Villorba e dell'ex Foro Boario di Oderzo.
PREVISTO L'AMPLIAMENTO
L'ampliamento è stato richiesto da Stefano De Rui, direttore del dipartimento di Prevenzione: «L'attuale parcheggio è in grado di soddisfare il carico attuale di utenti scrive ma la previsione è che a breve ci sia un aumento di un terzo dell'attuale numero di somministrazioni di vaccino». Un più 33% significa passare complessivamente dalle attuali 8mila a oltre 10.500 vaccinazioni al giorno. Dal 15 giugno, inoltre, gli stessi centri di Villorba e di Ponte di Piave potrebbero restare aperti per due giorni a settimana fino a mezzanotte. Dipenderà dal numero di vaccini in arrivo. Per questa settimana ci sono 49mila dosi di Pfizer. «Apriremo i centri vaccinali anche di notte quando ci verranno consegnante 55mila dosi a settimana» prevede Benazzi. Ormai è questione di pochi giorni. Sempre sul fronte dei vaccini, l'Usl ha definito la composizione della commissione chiamata a valutare le posizioni dei 160 operatori della sanità che hanno inviato un certificato per spiegare come mai non si sono vaccinati contro il Covid. Le carte verranno passate al setaccio da Stefano Formentini, direttore sanitario dell'Usl e presidente della commissione, con Angela Maffeo (direttore dello Spisal), Carlo Agostini (direttore della Medicina), Pier Giorgio Scotton (primario delle Malattie infettive) e Micaela Romagnoli (primario della Pneumologia). Se non emergeranno validi motivi, gli operatori saranno sospesi, con il conseguente taglio dello stipendio. Anche l'organizzazione dei Covid Point, infine, verrà rivista per l'estate. Dal primo giugno è stato chiuso il punto di Casier. Negli altri si continua normalmente: nell'ex dogana di Treviso, Zoppas Arena di Conegliano, ex Foro Boario di Oderzo ed ex Velo di Altivole. «Se i contagi continueranno a scendere da luglio potremmo tenere in funzione solo due Covid Point» conclude Benazzi.
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Il Gazzettino