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ADRIA - Il caso Adria, e i problemi insorti negli ultimi giorni di vaccinazioni in sala Caponnetto, dove anche ieri mattina sono dovuti intervenire i Carabinieri per evitare assembramenti, rischiano di gettare un’ombra sull’intera campagna vaccinale nella comunità del Groto. In città circolano da giorni i nomi di coloro che si sarebbero vaccinati nello scorso fine settimana, mentre i registri con i nominativi riguardanti altre giornate di vaccinazione sarebbero già stati acquisiti dai Nas.
Sindaco Barbierato cosa sta accadendo?
«Premetto che la gestione, l’organizzazione e le modalità di chiamata sono di competenza dell’Ulss 5. Questo non solo per i cittadini di Adria, ma anche per le persone degli altri Comuni dell’ambito».
Lei domenica è stato il primo a chiedersi cosa fosse accaduto? «In merito al cosiddetto salto della fila, ho formalizzato una richiesta di chiarimenti all’Ulss. Come Amministrazione continueremo a supportare la campagna vaccinale, sia per assicurare il recapito a casa degli inviti attraverso la Protezione Civile e sia con gli agenti della Polizia Locale per vigilare su quanto accade all’esterno del centro vaccinale».
In attesa di risposte, anche mercoledì sono state segnalate criticità.
«Abbiamo chiesto all’Ulss di migliorare l’organizzazione, per evitare possibili disagi all’esterno del centro. Auspico che vengano rispettate le disposizioni e le raccomandazioni, ovvero che le liste da cui attingere per individuare i cittadini da convocare per la somministrazioni delle dosi residue siano coerenti con le priorità indicate nel piano vaccinale. La precedenza deve essere data alle persone più vulnerabili. Mercoledì inoltre erano presenti anziani non di Adria che non avevano compilato la scheda anamnestica, l’hanno compilata sul posto. Inevitabilmente i tempi si sono allungati. C’erano poi molti insegnanti e persone in attesa di conoscere se c’erano vaccini disponibili».
Si potrebbe fare di più?
«Sarebbe utile che si rendessero pubbliche le priorità e che i medici di base venissero coinvolti nell’individuare i casi che, pur non appartenendo alle categorie più esposte o alle classi di età in corso di vaccinazione, hanno patologie che consiglierebbero l’immediata vaccinazione. Guardiamo al presidente Mattarella: non ha fatto valere la propria carica, ha aspettato il proprio turno per vaccinarsi. Io e la mia giunta faremo così».
Si vocifera di un intervento dei Nas: ne è stato informato?
«Posso rispondere solo di quello che è di mia competenza: se c’è stato un accesso agli atti, dovete rivolgervi altrove».
Sarebbe in possesso dei nominativi dei “furbetti”, e ha scritto a Patrizia Simionato, direttrice generale dell’Ulss, il capogruppo Pd Sandro Gino Spinello. Copia della sua pec è stata inviata anche a Barbierato. «Ritengo evidente - ha scritto il consigliere comunale - che quello che è successo e sta succedendo al Centro vaccini sia eclatante. Non credo bastino risposte di facciata. Sono convinto che lei potrebbe avere l’occasione di dimostrare che non intende coprire cattive prassi attuate da chicchessia, che oggettivamente gettano immotivato discredito su tutti coloro che in azienda hanno lavorato e stanno lavorando con impegno e onestà».
Spinello è disposto ad assumersene tutte le responsabilità. «Sono pronto - fa sapere - a indicare i nominativi delle persone che sono state vaccinate.
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Il Gazzettino