Addio a Umberto Golfetti, re della pasticceria

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BADIA POLESINE - È morto uno degli storici rappresentanti della pasticceria industriale italiana. Ieri, all'età di 82 anni e a seguito del rapido decorso di una...

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BADIA POLESINE - È morto uno degli storici rappresentanti della pasticceria industriale italiana. Ieri, all'età di 82 anni e a seguito del rapido decorso di una grave malattia, è scomparso Umberto Golfetti. Golfetti ha rappresentato e guidato fino agli anni 90 un'eccellenza dell'imprenditoria veneta nel campo dell'arte bianca. Prima l'azienda di famiglia sorta a Badia Polesine negli anni 50 del secolo scorso, nel primo dopoguerra, per opera del padre Adino, successivamente la Idb, Industria dolciaria Borsari, proprietaria del marchio Borsari, sono state guidate da Umberto Golfetti fino alla fine degli anni 90.

 
LA STORIA DELL'AZIENDALa Borsari, quando negli anni Ottanta c'era Golfetti al comando, è stata fra i primi quattro o cinque produttori industriali del settore. Ridimensionatasi col tempo, è stata venduta prima a Campbell, gli americani della Tomato Soup, e da loro a Citterio, proprietari del noto salumificio. Né gli uni, né gli altri, però, sono riusciti a riportarla agli antichi splendori. Nel 2000 la famiglia Muzzi, proprietaria di una piccola catena di pasticcerie in Umbria, ha preso in mano la realtà.
Avendo verificato che la qualità della produzione era già a un buon livello, i Muzzi decisero non solo di avvalersi degli impianti Borsari, ma di comprare l'azienda. Muzzi a quel punto sviluppa i brand di proprietà, come Borsari, Scar Pier e G. Cova & C.
LE IDEE INNOVATIVELa morte di Golfetti avviene a pochi giorni dalla ricorrenza natalizia che ne ha caratterizzato la sua vita imprenditoriale. Con lui se ne va un importante rappresentante della storia della pasticceria industriale italiana del secondo 1900, inventore del primo panettone al cioccolato della storia della pasticceria industriale, il cosiddetto Testa di Moro Borsari, lanciato negli anni 80 dallo studio Armando Testa di Milano con lo slogan Cioccolato pieno di panettone pieno di cioccolato e successivamente numerosi altri prodotti farciti, come per esempio l'anatra all'arancia Borsari.

Sono stati questi tra i primi prodotti innovativi che hanno aperto all'attuale assortimento di prodotti natalizi che colorano le tavole festive, tutti derivanti dagli originali panettone e pandoro classico.
Federico Rossi Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino