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FAGAGNA (UDINE) - Un primo assaggio dell'effetto panico lo si era avuto già verso la fine della scorsa settimana, quando dopo il combattimento vicino alla centrale nucleare Zaporizhzhia (Ucraina meridionale, la più grande d'Europa) anche in Friuli Venezia Giulia era scattata la corsa allo iodio nelle farmacie. La paura, in quel caso, era quella figlia di Chernobyl: le radiazioni, invisibili e letali. Ma il conflitto tra Russia e Ucraina ha raggiunto picchi di tensione che hanno riacceso anche un altro incubo che si pensava dimenticato, vecchio del secolo scorso: il pericolo di una guerra termonucleare tra grandi potenze. Ed è nata una piccola corsa a uno dei modi - costoso, per la verità - per mettersi in salvo in caso di una catastrofe atomica: il rifugio. La Svizzera ne è piena (si calcola una capacità di ospitare l'intera popolazione), in America i bunker sono popolari. Ma c'è un caso recente che ha acceso i riflettori anche sul Friuli, e in particolare sulla provincia di Udine.
IL PARTICOLARE
Una villa in vendita a Fagagna, sulle colline udinesi, ha attirato l'attenzione dei visitatori del sito per inserzionisti casa.it.
L'AGENZIA
Boom di richieste? C'è la conferma dell'agenzia Engel & Völkers di Lignano Sabbiadoro, che ha in gestione la villa di Fagagna dotata di bunker anti-atomico. «Abbiamo notato un notevole aumento dell'interesse per questo immobile - confermano gli addetti lignanesi - e il motivo è da ricondurre alla presenza del bunker anti-atomico. Le richieste sono lievitate dopo lo scoppio del conflitto». Naturalmente l'operazione non è per tutte le tasche, ma c'è chi è disposto a separarsi da diverse centinaia di migliaia di euro per comprarsi una fetta di sicurezza anche in caso di catastrofe.
CATTIVO GUSTO
Diverso, invece, quanto accaduto nei giorni scorsi a Gorizia, dove un utente su Facebook ha virtualmente messo in vendita a 500 euro al giorno un bunker (di quelli risalenti alla Seconda guerra mondiale, però) che si trova a pochi passi dal confine con la Slovenia. Un fatto, questo, portato a conoscenza anche del sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna: «Una goliardata di pessimo gusto - ha detto - che in un momento come questo non posso che condannare. Sono stati semplicemente degli idioti».
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