MEDUNO - Era convinto di aver acquistato un telefonino, ma quando ha aperto la confezione si è accorto di aver speso 100 euro per una saponetta. ...
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Una truffa, insomma, per la quale Vincenzo di Noia, operaio di origini napoletane residente a Meduno, è stato condannato ieri dal giudice monocratico Patrizia Botteri a sei mesi di reclusione. «Una sentenza contro la quale ricorreremo in Appello», ha annunciato l’avvocato Paolo Luisa Vissat che difende l’operaio. Il truffato è un cittadino romeno che dopo aver denunciato quanto accaduto non è più stato possibile rintracciare, e ora risulta irreperibile. Ed è proprio per questo che il difensore intende andare al secondo grado di giudizio. «Non sono state accolte le mie eccezioni - prosegue Vissat - e ci si è basati solo su un’identificazione fotografica».
Di Noia e il romeno si sarebbero incontrati in un bar; lo straniero cercava un telefonino a buon prezzo e l’operaio glielo avrebbe offerto, chiedendo cento euro. Solo che dentro la custodia, invece del cellulare il romeno ha trovato una saponetta. (ss) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino