«Scendo in garage» e non risale più: trovato morto sulle scale di casa dalla moglie. Giallo a Dese

La strada nella quale si è verificato il decesso
FAVARO - Muore scivolando sulle scale del condominio in cui abita. La tragedia mercoledì scorso dopo cena a Dese in via delle Folaghe al civico 18. A perdere la vita...

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FAVARO - Muore scivolando sulle scale del condominio in cui abita. La tragedia mercoledì scorso dopo cena a Dese in via delle Folaghe al civico 18. A perdere la vita Andrea Agostini, 58 anni da compiere a novembre. Il magistrato ha disposto l’autopsia per fare definitiva chiarezza sul decesso.


Ad allertare il 118, verso le 21.30 è stata la moglie Cristina Trevisan che non vedendolo ritornare nell’appartamento è andato a cercarlo. Agostini infatti, da quanto si è potuto verificare, era sceso in garage per sbrigare alcune faccende. Questione di poco. Quando la donna si è accorta che era trascorso troppo tempo, ha deciso di scendere per capire cosa lo trattenesse. Ed è così che ha scoperto cosa fosse successo. Il marito era riverso sugli scalini supino senza dare segni di vita. Le condizioni sono apparse subito molto gravi, di qui l’immediata richiesta di aiuto con la telefonata alla centrale operativa del Suem. I sanitari arrivati sul posto, purtroppo non hanno potuto fare nulla: il cuore di Agostini aveva cessato di battere.

DINAMICA
Da una prima ricostruzione sommaria, sembra che Agostini dopo essersi tagliato a una mano, molto probabilmente svolgendo dei lavori all’interno dello scantinato, fosse risalito per prendere dell’acqua. È al quel punto che deve essere inciampato, perdendo l’equilibrio. Una caduta terribile, all’indietro, che gli ha fatto battere il capo contro il muro del vano in cui si trovava. L’impatto è stato talmente violento che, secondo i primi riscontri medico-legali, gli avrebbe provocato la frattura dell’osso del collo, senza lasciargli scampo alcuno.


INDAGINI
È stato il medico ad avvisare le forze dell’ordine come da prassi in questi casi. Gli agenti della Volante, una volta constatato l’accaduto hanno informato il pm di turno, il quale ha richiesto anche l’intervento della scientifica.


Terminati i rilievi e ottenuto il nulla osta, la salma è stata rimossa e trasportata all’obitorio del cimitero di Mestre a disposizione dell’autorità giudiziaria. I poliziotti si sono trattenuti a lungo sul luogo della disgrazia e hanno raccolto anche al testimonianza della moglie, che come detto, è stata la prima a soccorrere il marito. La notizia della disgrazia ha presto fatto il giro della frazione, in cui la coppia risiede da anni. Agostini, operaio, lascia anche due figli. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino