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PADOVA - Era morto da quattro giorni nella stanza che occupava da qualche anno nell'appartamento di via Curzola al civico 2 che divideva con altri due inquilini. Loris Gasparini, che il 2 giugno avrebbe compiuto 74 anni, è deceduto per cause naturali senza che nessuno si sia preoccupato nel non vederlo uscire dalla sua stanza per giorni.
L'INTERVENTO
L'uomo, originario di Caldogno in provincia di Vicenza, da qualche anno viveva nel rione della Santissima Trinità nel quartiere Arcella.
LE TESTIMONIANZE
Loris Gasparini, che era celibe e viveva con due coinquilini di origine straniera, non si vedeva in quartiere da qualche giorno. «Era una persona molto riservata, di poche parole, ma tutte le mattine puntualmente veniva e ordinava il suo cappuccino con brioche ha raccontato Roberto Piovan, titolare dell'Orange Cafè al piano terra del condominio . La domenica poi col cappuccino di rito prendeva anche i giornali. Era un pensionato che conduceva la sua vita tranquilla, una persona da rispettare anche se non dava molta confidenza perché molto riservato. Non sappiamo nemmeno se abbia dei parenti. Condivideva l'appartamento con due inquilini stranieri che molto probabilmente sono fuori Padova: altrimenti immaginiamo si sarebbero accorti anche loro della sua assenza e dell'odore. Ci spiace molto aver perso la sua presenza, era un cliente tranquillo e molto educato continua il titolare . Solo una delle ultime volte che è venuto per la colazione si è lamentato con mia moglie di dolori alle gambe, tanto che gli abbiamo consigliato di vedere un medico, ma erano semplici dolori alle gambe nessuno ha pensato ad esempio a problemi cardiaci. Spiace davvero se ne sia andato così, l'unica cosa che ho potuto fare è stato avvisare il proprietario dell'appartamento che, in questo periodo, si trova in Sicilia». Il magistrato di turno ha messo il corpo a disposizione della famiglia ma i carabinieri stanno ancora cercando, anche in provincia di Vicenza, eventuali parenti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino