Circa la metà dei siti naturali appartenenti al Patrimonio Mondiale (World Heritage) sono minacciati da attività industriali di varia natura tra cui esplorazioni di...
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In Italia eventuali incidenti petroliferi potrebbero intaccare alcuni dei siti naturali World Heritage come le isole Eolie, il Delta del Po e la Laguna di Venezia. Uno degli esempi che più ci toccano da vicino, vista l'assonanza della minaccia che incombe su quest'area per il pericolo legato alle attività di estrazione petrolifera, è quello del sistema di barriere coralline del Belize: il benessere di 190mila residenti che proviene dal turismo e dalla pesca è purtroppo minacciato da diversi fattori come costruzioni lungo le coste, taglio esteso di mangrovie, attività agricole e soprattutto dalla minaccia delle esplorazioni petrolifere.
Realizzato per il Wwf dal Dalberg Global Development Advisors, il rapporto evidenzia che «in 114 siti naturali o di natura mista (che comprendono anche il patrimonio culturale) su 229, si prevedono concessioni petrolifere o di estrazione di gas, concessioni minerarie o comunque sono minacciati da almeno un'altra attività industriale potenzialmente dannosa». Dodici di questi siti si trovano nell'Ue. Il Wwf cita la foresta Laurisilva di Maderia (Portogallo), il Delta del Danubio, i Laghi Plitvice (Croazia), il Wadden Sea nel Mare del Nord, la Foresta primigenia di faggi sui Carpazi, il Delta Coto Donana in Spagna. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino