Trivelle, l'allarme del Wwf:
a rischio Laguna, Delta e Dolomiti

Mercoledì 6 Aprile 2016
Trivelle, l'allarme del Wwf: a rischio Laguna, Delta e Dolomiti
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Circa la metà dei siti naturali appartenenti al Patrimonio Mondiale (World Heritage) sono minacciati da attività industriali di varia natura tra cui esplorazioni di petrolio e gas, attività minerarie e taglio illegale di legname. È quanto denuncia il Wwf nel nuovo report lanciato oggi al livello mondiale. E anche il Veneto ha patrimoni naturali a rischio: si tratta delle Dolomiti, del Delta del Po e della Laguna di Venezia.

In Italia eventuali incidenti petroliferi potrebbero intaccare alcuni dei siti naturali World Heritage come le isole Eolie, il Delta del Po e la Laguna di Venezia. Uno degli esempi che più ci toccano da vicino, vista l'assonanza della minaccia che incombe su quest'area per il pericolo legato alle attività di estrazione petrolifera, è quello del sistema di barriere coralline del Belize: il benessere di 190mila residenti che proviene dal turismo e dalla pesca è purtroppo minacciato da diversi fattori come costruzioni lungo le coste, taglio esteso di mangrovie, attività agricole e soprattutto dalla minaccia delle esplorazioni petrolifere.
Al momento le concessioni sono scadute ma il governo ha espresso chiaramente la volontà di riaprire le concessioni off-shore.


Realizzato per il Wwf dal Dalberg Global Development Advisors, il rapporto evidenzia che «in 114 siti naturali o di natura mista (che comprendono anche il patrimonio culturale) su 229, si prevedono concessioni petrolifere o di estrazione di gas, concessioni minerarie o comunque sono minacciati da almeno un'altra attività industriale potenzialmente dannosa». Dodici di questi siti si trovano nell'Ue. Il Wwf cita la foresta Laurisilva di Maderia (Portogallo), il Delta del Danubio, i Laghi Plitvice (Croazia), il Wadden Sea nel Mare del Nord, la Foresta primigenia di faggi sui Carpazi, il Delta Coto Donana in Spagna.
Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 11:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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