TRIESTE - Turismo e cultura. Traffici portuali dell'Alto Adriatico ma anche prospettive per i giovani in termini di lavoro e occupazione. Questi i temi al centro della visita...
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«Oggi abbiamo parlato soprattutto di lavoro e di futuro per i giovani – commenta il primo cittadino lagunare Brugnaro – sono abituato a essere concreto, a fare tutto ciò che è necessario per porre basi solide per lo sviluppo e la crescita del territorio. La collaborazione tra Trieste e Venezia è nella storia e oggi abbiamo riannodato quei fili di amicizia e di rispetto reciproco che son sempre stati e sempre saranno alla base di ogni relazioni vincente. Dobbiamo ragionare su una portualità condivisa, immaginando il futuro delle persone attraverso il potenziamento del territorio, affinché tutti possano crescere e lavorare, soprattutto i nostri giovani che non devono più emigrare per cercare occupazione”.
«In ambito turistico – continua Brugnaro – è fondamentale avviare sinergie con Trieste, come ha indicato Dipiazza. Noi abbiamo 30 milioni di turisti, dobbiamo condividerli con il capoluogo giuliano perché questo vuol dire fare sistema: solo così riusciremo a tenere i turisti in Italia e non farli scegliere altre destinazioni come Parigi e Londra». «Poi c’è l’industria, la manifattura – conclude il sindaco di Venezia – che può svilupparsi attraverso politiche condivise e grazie il sistema portuale dell’Alto Adriatico. Noi non dobbiamo essere in competizione tra di noi ma contro i porti del nord Europa. Questo salto di qualità lo possiamo fare solo parlando una voce unica». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino