Picchiava e minacciava di morte la moglie: iracheno in manette

Picchiava e minacciava di morte la moglie: iracheno in manette
TRIESTE - Continue minacce di morte e botte a non finire, anche davanti agli occhi dei figli minorenni. Ancora un caso di maltrattamenti e violenza che si consumano tra le mura di...

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TRIESTE - Continue minacce di morte e botte a non finire, anche davanti agli occhi dei figli minorenni. Ancora un caso di maltrattamenti e violenza che si consumano tra le mura di casa: la Polizia ha arrestato un iracheno di 41 anni residente in città, indagandolo per lesioni, maltrattamenti contro famigliari e conviventi aggravati e minacce gravi. Le indagini sono state avviate a seguito della denuncia sporta da parte della moglie dell'uomo la quale, dopo anni di continue violenze e vessazioni nei suoi confronti, ha trovato la forza di riferire quanto dalla stessa subito, nel corso del tempo, alla Polizia.   Dal racconto della donna è emerso un quadro familiare contrassegnato dalla opprimente presenza del marito che non lesinava di sfogare i propri impulsi violenti nei confronti della moglie oggetto di ingiustificati e continuati atti di violenza fisica e psicologica. Dal 2016, la donna veniva continuamente minacciata di morte da parte del coniuge che pretendeva di controllarne il telefono a suo piacimento.


Ma non basta. L'uomo aveva instaurato all’interno delle mura domestiche un clima di terrore tale da condizionare l’autodeterminazione della donna che veniva picchiata, anche di fronte ai figli minori, oltre ad assoggettarla, sia psicologicamente minacciandola di farla ritornare nel Paese di origine qualora si fosse ribellata ai propri voleri, sia economicamente erogando modestissime somme di denaro per le spese quotidiane insufficienti per le esigenze della famiglia. Gli approfondimenti investigativi hanno consentito di raccogliere determinanti elementi di riscontro che avevano permesso al pm titolare del procedimento di chiedere ed ottenere dal Gip la misura dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla parte offesa ma l'iracheno, noncurante delle prescrizioni impostegli, in più occasioni ha violato il divieto presentandosi nell'appartamento dove la moglie abita con i figli minorenni minacciandola di morte.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino