Treviso. Ispettori della Rai battono cassa nel paese devastato dalla tromba d'aria

Una fabbrica distrutta dalla tromba d'aria di Vallà di Riese
TREVISO (10 novembre) - Gli ispettori della Rai saranno presto a Riese (Treviso), nel paese dove ancora oggi sono evidenti le conseguenze del tornado abbattutosi il 5 giugno 2009...

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TREVISO (10 novembre) - Gli ispettori della Rai saranno presto a Riese (Treviso), nel paese dove ancora oggi sono evidenti le conseguenze del tornado abbattutosi il 5 giugno 2009 soprattutto su Vallà. Con preavviso inoltrato al sindaco. Arriveranno a controllare se il canone sia stato effettivamente pagato da chi possiede la tivù e da chi, magari, non ha ancora visto i soldi promessi dallo Stato per i danni subiti. Così, il sindaco ha rispedito al mittente quel preavviso al motto di "I soldi del canone agli alluvionati veneti".




Una situazione paradossale, che certo farà scalpore, e non solo in paese. In pratica ieri mattina in municipio è stata recapitata al sindaco Gianluigi Contarin una missiva intestata "Rai Radiotelevisione italiana" con la quale si informava il primo cittadino che nei prossimi giorni un funzionario Rai (con nome e cognome) sarebbe passato per le famiglie riesine a controllare lo stato dei pagamenti del canone. Una situazione che ha mandato su tutte le furie il primo cittadino riesino tanto da lanciare la proposta deflagrante: «Vista la situazione, invito tutti i miei cittadini a versare la quota del canone a favore delle popolazioni alluvionate del Veneto».



Quello che proprio non è andato giù a Contarin è stata soprattutto la mancanza di tatto dei dirigenti Rai. «Ma come - spiega infuriato - proprio in questi giorni che il Veneto sta vivendo il dramma di una calamità naturale come l'alluvione, la Rai se ne esce con una circolare del genere? E come se non bastasse, la manda a noi, a Riese, che solo un anno e mezzo fa siamo stati l'epicentro di un'altra calamità naturale? Dio sa quanto siamo vicini in questo momento ai nostri fratelli vicentini e padovani. Roba da non credere: la Rai ha veramente dimostrato assoluta mancanza di sensibilità. Perché, invece, non mandano questi ispettori in Sicilia o in Calabria che almeno non sono state colpite da queste calamità?».



Contarin si infuria ancora di più al pensiero di quanto accaduto proprio in questi giorni, a proposito di Rai. «Mi riferisco all’informazione che il servizio pubblico ha reso nei confronti del Veneto: assenza totale nei momenti dell’emergenza. E, invece, abbiamo visto Pompei a tutto video, ma dell'alluvione in Veneto nulla! Almeno ci fosse stato uguale trattamento! Chi siamo noi, i figli della serva? E poi, come non bastasse, ci mandano una informativa del genere; incredibile».



Contarin snocciola anche qualche dato che l'onorevole Bitonci, pure leghista, in un comunicato ha fornito: in Veneto ci sono circa un milione e 900 mila famiglie che ogni anno garantiscono alla Rai 200 milioni di gettito attraverso il canone. «Vista la situazione, io propongo che le nostre famiglie lo indirizzino al conto corrente aperto dalla Regione Veneto e che andrà ad aiutare gli alluvionati». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino