PAESE - Un dobermann a dir poco esuberante. Negli ultimi cinque anni è stato protagonista di varie zuffe con altri cani. L'ultima volta, lo scorso 9 febbraio. E questa è...
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Come? D'ora in poi il dobermann maschio di 7 anni non potrà mettere una zampa fuori casa senza indossare la museruola e un guinzaglio lungo al massimo un metro e mezzo. Non basta: il cane in questione, come recita il documento siglato dal primo cittadino, dovrà andare in analisi per essere sottoposto a una valutazione comportamentale, fatta da veterinari esperti, e a un'eventuale terapia.
L'obiettivo è quello di riportarlo alla calma e di ridurre l'aggressività. Ma non è ancora tutto: il padrone dovrà correre ai ripari stipulando una polizza assicurativa pronta a coprire danni contro terzi. Non si tratta di suggerimenti, ma di prescrizioni tassative. «Chi non rispetta un provvedimento legalmente dato per ragione di sicurezza pubblica - si ricorda nell'ordinanza - è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a 206 euro».
A quanto pare tutto è partito da alcune segnalazioni di cittadini impauriti che hanno assistito a zuffe con altri cani. In particolare il 26 giugno del 2010, il 30 aprile dell'anno passato e appunto lo scorso 9 febbraio. Queste sono state raccolte dal canile sanitario di Ponzano che il 25 febbraio, una volta verificate le condizioni del dobermann con una visita ad hoc, ha chiesto al Comune di siglare un'ordinanza urgente per «prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità dei cittadini».
Richiesta recepita da Pietrobon il 9 marzo sulla base dell'ordinanza del ministero della Salute relativa alla tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione dei cani. Oltre a questo atto specifico, negli ultimi tempi il Comune ha dato un giro di vite sulla gestione dei migliori amici dell'uomo sfornando un nuovo regolamento che riguarda anche quelli più "impegnativi": la polizia locale passa a controllare in modo periodico che siano tenuti all'interno di un recinto alto almeno due metri e che questo abbia un cordolo in muratura e un doppio cancello per evitare la fuga accidentale. L'attenzione non è mai troppa. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino