Un solo vagone da Venezia ad Adria, dentro passeggeri stipati, molti di più del consentito: il capotreno non fa ripartire il convoglio e fa intervenire la Polfer. I...
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TENSIONEA quel punto anche il capotreno, visto il sovraccarico, non ha fatto ripartire il treno e ha chiesto l'intervento della Polfer per regolarizzare la situazione. A quanto pare infatti il solo vagone a disposizione poteva contenere 110 persone, ieri al suo interno invece se ne contavano 170, con ancora gente sulla banchina. «Alcuni di noi si sono alterati - racconta ancora la testimone - ci siamo trovati in una situazione vergognosa, nessuno ci dava spiegazioni su cosa avremmo dovuto fare e su quanto saremmo rimasti fermi. Tra noi molti studenti anche minorenni che non sapevano a che ora sarebbero tornati a casa. E' partito così anche qualche diverbio con il personale. I toni si sono alzati quando sono arrivati cinque poliziotti che sono saliti a bordo e hanno deciso di far scendere tante persone che hanno poi dovuto aspettare il treno dopo, quello delle alle 15.40. Peccato che pure quello, con 4 vagoni, fosse stracolmo; così siamo rimasti in piedi di nuovo».
«Siamo esasperati - conclude - Sistemi Territoriali ci fa capire ancora una volta che non ha la minima idea delle esigenze dei propri utenti, che non ci rispetta. Questa presa in giro deve finire».
Nelle ore successive qualche pendolare ha anche deciso di raccontare l'accaduto al noto programma televisivo Striscia la Notizia. Ancora, il comitato dei pendolari Venezia-Adria, informato in tempo reale sull'accaduto, fa sapere che sta valutando come agire di conseguenza.
Gaia Bortolussi Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino