TRECENTA - Dicono che la pandemia da Covid-19 ci ha colto impreparati. Non è vero. Noi infermieri siamo preparati e siamo in grado di affrontare queste situazioni se...
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ANCHE NOI ABBIAMO PAURA «Amiamo il nostro lavoro, ma anche noi abbiamo paura. Anche noi siamo esseri umani e non siamo solo un numero di una matricola sulla divisa. L’ansia di non sapere come e dove finirai quando comincia un’emergenza. Manca un po’ di organizzazione. Volete dirmi che è stata un’emergenza così incontrollata nella nostra provincia? Che nella nostra Ulss non c’era il tempo di attrezzare l’ospedale di Trecenta in ospedale Covid con più calma?». Dalla lettera emergono poi dettagli in riferimento a quanto dichiarato dal direttore generale Antonio Compostella: «Nel bollettino di domenica 22 marzo ha dichiarato che l’ospedale di Trecenta era in regola con i criteri di sicurezza. Vorrei chiedere alla popolazione che ha avuto accesso all’ospedale di Trecenta nei giorni scorsi se ha mai visto un cartello di divieto all’accesso per passaggio Covid. Se un paziente entrava dal Pronto Soccorso o dall’entrata principale poteva accedere tranquillamente a tutti i piani dell’ospedale, prendendo un qualsiasi ascensore o via d’accesso. Non voglio fare allarmismo, ma diciamo le cose come stanno e cerchiamo di farle come si deve. A oggi ci sono ancora colleghi che stanno aspettando il loro turno per eseguire il tampone».
CONTROLLI AL PERSONALE E ancora in merito ai controlli del personale dell’ultima settimana: «Il direttore Compostella ha dichiarato, nel bollettino del 26 marzo, che negli 870 tamponi effettuati rientrano anche gli amministrativi, dipendenti che non sono a stretto contatto con la popolazione.
Il Gazzettino