Il ragazzo con la febbre caccia i ladri rincorrendoli con un bastone

Il ragazzo con la febbre caccia i ladri rincorrendoli con un bastone
TORREGLIA (PADOVA) - Finisce con il buio il turno delle ronde. Comincia, in pieno giorno, quello dei ladri. Solo un capriccio del caso, ha infatti mandato all'aria...

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TORREGLIA (PADOVA) - Finisce con il buio il turno delle ronde. Comincia, in pieno giorno, quello dei ladri. Solo un capriccio del caso, ha infatti mandato all'aria l'intrusione di due topi d'appartamento all'interno di un'abitazione di via Montegrotto, lungo la provinciale che collega Torreglia alle Terme. Due individui, vestiti in tuta da operaio e con il volto travisato, hanno tentato il colpo grosso ai danni dell'abitazione di S.F. Ma sono stati messi precipitosamente in fuga dal figlio diciassettenne del proprietario, costretto a letto da un'influenza.




Gli appostamenti fatti probabilmente nei giorni precedenti dai malviventi, avevano indicato nella villetta presa di mira un bersaglio tipico. Con i due proprietari al lavoro ed il ragazzo a scuola, sarebbe stato sufficiente saltare il cancello e forzare una finestra al piano terra per poter avere via libera all'interno dell'abitazione. Così dunque hanno fatto. Incuranti del passaggio di persone in strada, peraltro ingannate dal loro aspetto di operai, i ladri in un attimo hanno varcato la recinzione. E con un piede di porco hanno cercato di fare saltare la serratura di una finestra. Non potevano sapere che il rumore prodotto, avrebbe interrotto il riposo del diciassettenne convalescente, a casa da scuola.



«Dopo l'ultimo colpo - ha raccontato la mamma del giovane - mio figlio si è svegliato di soprassalto. Ha capito che in casa era penetrato un estraneo e per difendersi ha afferrato l'asta appoggia abiti del guardaroba, mettendosi ad urlare». I ladri colti di sorpresa non hanno potuto fare altro che darsi alla fuga, inseguiti dal diciassettenne. Che ha avuto appena il tempo di vederli in giardino di corsa, saltare nuovamente la recinzione e scappare in strada. Sebbene in stato di choc, lo studente ha chiamato i carabinieri, prima di avvertire i genitori dell'accaduto. «Mio figlio - racconta ancora la mamma - è ancora sconvolto. Teme che possano tornare e compiere delle ritorsioni. Se non fosse stato per la sua casuale presenza a casa avrei trovato al rientro l'intera abitazione saccheggiata».



Mentre si organizzano le ronde, i ladri si organizzano in altro modo. Cambiando orari. E mescolandosi abilmente con i passanti. Una strategia che allarma ancora più le famiglie della zona. Ormai ossessionate dal ripetersi dei furti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino