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VENEZIA - Tra Tom Cruise e Venezia scocca la scintilla dell’amore. Dopo i primi giorni in cui la superstar americana si era concesso a foto con i bambini della zona di San Giacomo dall’Orio e dopo alcune riprese sospese per la positività al virus di alcuni componenti dello staff, sono tanti altri i retroscena che emergono da chi vive nella zona dove stanno girando Mission Impossible 7 (e 8) - Lybra. Ieri il set in quell’area si è concluso, la troupe si sta spostando in altre zone della città, ma i ricordi di chi vive da quelle parti sono indelebili.
«Mi trovavo a bere con alcune amiche in campo, quando Tom Cruise è passato più volte, inizialmente lo salutavamo noi e ricambiava, poi però, quando in un’occasione non ce ne siamo accorte, è stato lui a salutarci per primo», racconta una residente. Un gioco che la star ha replicato durante tutte le riprese, dimostrandosi sempre gentile nei confronti di chiunque. Compresa la signora che, all’una di notte, sentendo urlare “Chris, Chris”, si è affacciata alla finestra.
Con suo stupore si è trovata davanti Cruise il quale in inglese le ha detto: «Mi scusi signora il disturbo, ci perdoni». Un atteggiamento di rispetto che è stato apprezzato dai veneziani, i quali hanno ricambiato dimostrando grande affetto rispettando in silenzio, senza interromperli, i vari ciak. Cruise ha girato nelle ultime notti tra l’una e le cinque, ma la parola d’ordine con cui la stella del cinema si è posta nei confronti di tutti è stata la gentilezza. «Me lo sono trovato sotto le finestre che girava, ha salutato tantissimo tutti coloro che si affacciavano elargendo grandi sorrisi a tutti. Non è mai stato invasivo», continua la residente. Un’altra variabile notata da chi ha avuto sotto ai propri occhi per così tanto tempo le evoluzioni e le acrobazie del 58enne è stata la precisione: «Osservava sempre sul tetto del taxi se ci fossero oggetti, così come per terra puliva i masegni, forse aveva paura di inciampare e farsi male durante un inseguimento». Infatti, la lezione ricevuta a Londra ad agosto 2017 gli deve aver mantenuto alto il ricordo. Durante le riprese di Mission impossible 6, si era infatti rotto la caviglia nella capitale britannica.
Un’altra curiosità riguarda lo studio dei particolari: «Si nota che c’è grande feeling con il regista (Christopher McQuarrie) - continua la veneziana - perché spesso parlano assieme e ragionano su come sia meglio svolgere la scena.
«Si sono visti gli stunt-men che saltavano su una barca ferma, poi da lì su un “topo” che arrivava, usato come trampolino per un altro taxi. Quindi nel suo turno Cruise aveva provato a scegliere la prua, ma, forse a causa delle scivolose scarpe da smoking, ha optato per il tetto del taxi. Aveva un’agilità notevole per la sua età», continua la testimone. Un altro indizio di scene “a rischio” è il montaggio di un gonfiabile nei pressi della chiesa di San Giacomo. Pare che l’attore abbia effettuato alcuni salti anche da lì, ma sono solo voci di corridoio, suffragate dalla presenza del particolare gonfiabile. La costante è comunque una sola, il sorriso: «Salutava, salutava sempre e accompagnava il tutto con grandi sorrisi», conclude la donna. Anche così, del resto, si raggiunge la “Mission impossible” di non farsi disturbare durante le riprese.
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Il Gazzettino