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CHIOGGIA - Quando i soccorritori e gli agenti della polizia locale sono entrati nella cabina del camion, lui era steso sul volante. Completamente addormentato. Con il suo autoarticolato aveva appena investito un'automobile e tutto faceva pensare al classico incidente da stanchezza: ore e ore di guida (l'uomo risiedeva in provincia di Catania) culminate in un colpo di sonno o ad un malore.
Ma non era così: in realtà era imbottito di psicofarmaci e marijuana e, a bordo, aveva un coltello e una scacciacani, ma senza il tappo rosso obbligatorio. Aveva appena litigato con la ex moglie e resta da capire se volesse fare del male più a se stesso o a lei. Era lunedì mattina, verso le 9, quando una pattuglia della polizia locale è intervenuta per il solito incidente stradale sulla Romea, a Valli. Un autoarticolato, proveniente da sud, aveva invaso la corsia opposta e investito un Suv con due persone a bordo, una coppia marito e moglie, di sessantenni di Cartigliano (Vicenza).
Le tre persone coinvolte sono state immediatamente trasportate all'ospedale cittadino per accertamenti, ma nessuno era in pericolo di vita.
Quando, poi, si è svegliato dal torpore indotto dal mix di psicofarmaci e droghe, ha manifestato comportamenti psicotici tali da costringere i medici a richiedere un Tso. A quel punto la polizia locale ha perquisito l'autoarticolato rinvenendo, nascosti all'interno della cabina di guida, numerose confezioni di farmaci e anti dolorifici, una scatola di benzodiazepine vuota vicino al sedile, oltre che una pistola a salve, riproduzione di una Beretta P4, con munizioni ed un coltello a serramanico di 12 cm. Tutto il materiale è stato sequestrato insieme al mezzo pesante ed al telefono cellulare del camionista. Contattando i carabinieri del paese d'origine del camionista, inoltre, è emerso che l'uomo, poche ore prima dell'incidente, a causa di una precedente lite, aveva effettuato una telefonata di addio all'ex moglie e alla figlia, manifestando l'intenzione di suicidarsi. Da qui l'assunzione degli psicofarmaci che ha messo in pericolo, però, la vita di altre persone. Quanto alle armi è anche possibile che, seppur irregolarmente, fossero detenute per autodifesa.
Il Gazzettino